Va in scena la violenza domestica. Fino al 29 aprile al Teatro Sala Uno di Roma è in programma l’allestimento italiano di Difesa di dama di Isabel Carmona & Joaquin Hinojosa, traduzione di Mariella Fenoglio, con Daniela Giordano, Arnaldo Ninchi, Lorenzo Gioielli, regia di Tullio Pecora, scene e costumi Marco Nateri, musiche Roberto Fia. “Nel gioco degli scacchi – spiega la regista – chiamasi “difesa di dama” la mossa che consiste nel salvare la regina a costo del sacrificio delle altre pedine”.
Si narra la vicenda di Maria: vive con l’anziano padre, mentre attende che il marito esca dal carcere dove sta scontando la pena con l’accusa di tentato omicidio. E’ lei la donna vittima della violenza del marito. Una storia familiare di amore violento, dove le donne sono vittime silenziose. Un aspro confronto tra modi differenti di intendere l’amore, fino al colpo di scena finale.
“La violenza domestica sulle donne è una costante che fa notizia solo quando si conclude con la morte per mano del marito, padre, fidanzato o convivente. Il tema duro dei maltrattamenti delle donne e della violenza tra le mura domestiche. In questo caso una moglie maltrattata da due uomini, padre e marito, vive in una spirale di violenza, incomprensione e dipendenza. L’opera ci espone con crudezza l’inferno che vivono milioni di mogli nel mondo per la violenza dei mariti”.
Lo spettacolo è pensato come un appuntamento rivolto alle città e alle persone, e vuole avvalersi della collaborazione dalle istituzioni cittadine per affiancare alla visione dello spettacolo una serie di azioni rivolte alla sensibilizzazione sul tema: incontri cittadini, produzione di materiali informativi, seminari di approfondimento, per aumentare l’ attenzione e la presa di coscienza sui mali sotterranei che spesso si consumano nel segreto delle mura domestiche.