Tre gli appuntamenti per il periodo natalizio al Nuovo Teatro Sancarluccio di Napoli.
Giovedì 21 dicembre si terrà il concerto dei Diversamente Ross, che aprirà la rassegna Soundfly night, nuovo format nato dalla collaborazione tra la sala di San Pasquale e la Sound Fly, giovane ̀ realtà musicale napoletana, che vedrà protagonisti numerosi artisti che si susseguiranno fino ad aprile.
Diversamente Rossi è un gruppo della provincia di Napoli di recente formazione, nato dall’evoluzione di un progetto cantautorale. Santolo Rea alla batteria e Gaetano Papa al basso costituiscono la sezione ritmica del gruppo. Ciro Celardo alle chitarre è l’anima armonica della band. Vincenzo Rossi, chitarra e voce, è anche l’autore dei brani attualmente proposti dal gruppo.
Il nome del gruppo è nuovo, ma le radici sono ben salde e affondano in anni di gavetta spesa tra generi e contesti diversi. Il sound riporta alla canzone d’autore dei grandi padrini nazionali, ma il gusto per una ricerca testuale produce brani che raccontano con ironia e disincanto. Il loro primo disco, titolato L’immobile disegno, è stato prodotto dalla casa discografica New Music International di Milano.
Venerdì 22 e sabato 23 dicembre, andrà in scena lo spettacolo Mozart, cacofonia in do maggiore con Andrea Grattagliano, Carolina Franco, Silvia Licenziato, Rosaria Visone, Chiara Esposito e Svetlana Giacchetti, scritto e diretto da Noemi Giulia Fabiano
Cosa succede quando la musica incontra la sindrome di Tourette? E cosa si verifica quando queste due componenti distoniche e apparentemente inconciliabili incontrano Mozart?
Con delicata euforia, sarcasmo e ritmi serrati, lo spettacolo “vuole raccontare gli aspetti della nostra singolarità attraverso Wolfgang Amadeus Mozart, o meglio, sarà proprio la personificazione della Sindrome di Tourette a parlare di Mozart”.
Da lunedì 25 a sabato 30 dicembre, si terrà lo spettacolo Totò Crooner un Otello principe di Bisanzio di e con Carmine Borrino, armonizzazioni musicali di Mariano Bellopede.
“Antonio de Curtis, geloso come un Otello. – dichiara il regista – Il copione shakespereano preso a pre-testo per “drammatizzare” quella passione fatale che il giovane Totò ebbe agli inizi della sua carriera con la sciantosa Liliana Castagnola: la morbosa gelosia, le malelingue, le incomprensioni, la violenza di genere, la tragica morte di una donna. Un racconto in prima persona, in forma di crooner, cantato e suonato dal vivo, in un quasi studio radiofonico, per una drammaturgia che mischia, fonde, confonde e sovrappone la grandissima poesia del bardo con i guizzi e i lazzi da teatro dell’assurdo dello “sconfinato” repertorio di Totò”.