
Isa Danieli è la protagonista di L’Abissina. Paesaggio con figure, testo e regia di Ugo Chiti, in scena al Teatro Mercadante di Napoli dall’8 al 19 febbraio. Spaccato di vita contadina sospeso tra cupezza e comicità, il testo descrive attraverso il microcosmo rurale toscano, il paesaggio ben più vasto della storia del nostro Paese nel corso di tutto il secolo scorso fino al 2000.
Un testo che il regista e autore toscano ha riallestito a diciassette anni dalla prima messa in scena del 1994. “Una scelta che oltre il naturale piacere di riprendere un testo che ha segnato la storia della mia compagnia – spiega Chiti – è stata stimolata soprattutto dall’incontro con Isa Danieli e dall’idea di affidare al suo temperamento di attrice mediterranea il centro della vicenda. Cosa che mi ha consentito di affrontare altri temi come, ad esempio, l’emarginazione e il razzismo. Non a caso il titolo di questa messa in scena di Paesaggio con figure è diventato L’Abissina, soprannome per lo più dispregiativo che nella Toscana della mia infanzia si usava verso quelli che venivano dal Sud, verso i meridionali”.
La vicenda racconta il balletto tragicomico di una piccola comunità intorno alla figura di Lucesio, vecchio despota possidente e malato, che insegue il sogno di un erede degno della sua “roba”. Il medico curante, anche modesto pittore, si diletta a ritrarre Volpino e sua moglie Argia, incinta di sei mesi. I due occasionali modelli si prestano al gioco pur di carpire notizie sul decorso della malattia del vecchio, di cui Volpino è unico erede.
Nunzia (Isa Danieli), serva e amante del vecchio, vorrebbe però far riconoscere all’uomo la paternità della figlia Giacinta, afflitta da una evidente deformità. Lucesio, infatti, malgrado una esuberante virilità, sembra essere condannato a mettere al mondo solo creature mostruose. La vicenda si snoda tra angosce e paure, presenze inquietanti e alleanze impossibili, fino a quando l’improvviso miglioramento del vecchio, convinto di poter finalmente avere l’agognato figlio sano, creerà intorno al suo letto un continuo alternarsi di attese.