Trasformazioni e ab-usi

Redazione

Sarà Cristina Donadio la protagonista dalla rassegna Odio il lunedì con  Transformations (19 gennaio) al Teatro Nuovo di Napoli, in una serata dedicata a Sergio Piro.

La performance vede la Donadio nella doppia veste di attrice e regista, accompagnata alla chitarra elettrica da Francesco Forni, è un’incursione nell’universo di Anne Sexton, partendo dalla sua raccolta di poemetti che “trasformano”, i racconti dei fratelli Grimm, tra cui i classici Ceneren-tola, Biancaneve, La bella addormentata nel bosco, Hansel e Gretel, in altrettante favole distorte e oblique, dominate da un’atmosfera da “risata macabra”.

E’ una sorta di omaggio alla follia, accompagnato da frammenti di cartoni animati e da un blues ininterrotto tra distorsioni, svisate e improvvise melodie.

 

Cristina Donadio

Dal 22 al 25 gennaio, il Progetto Ab-uso propone due pièce di Tim Crouch: My arm, interpretato da Matteo Angius ed Emiliano Duncan Barbieri: monologo di un trentenne che ha sfidato se stesso, le proprie possibilità, la propria noia e quella universale. An Oak Tree, interpretato a rotazione da Matteo Angius, Gabriele Benedetti e Pieraldo Girotto, incrocia i piani di realtà tra uno spettacolo (lo stesso spettacolo che lo spettatore vede, ma che accadrà tra un anno) e quello di un incidente, che fa incrociare le esistenze dei suoi sfortunati protagonisti. Drammaturgie contemporanee, entrambe allestite e dirette da Fabrizio Arcuri e tradotte da Luca Scarlini, che impongono un ripensamento dell’attore in scena e un’invenzione di rapporto con lo spettatore. Due atti di ‘potere’ esercitati attraverso il linguaggio, due abusi: nei confronti di sé stessi, degli attori, e degli spettatori, perchè quello che succede, nella realtà come sulla scena, è tutto vero ma impreciso. E’ tutto falso ma reale, come un’ipnosi.

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