Si è appena inaugurato il cartellone 2011 del teatro Spazio Libero di Napoli. Cinque mesi di attività (fino al primo maggio) dal carattere “civile” con l’obiettivo di sensibilizzare la comunità e renderla partecipe dell’enorme problema ecologico e ambientale che la investe e che è rappresentato dal persistente problema dello smaltimento dei rifiuti. “A conferma dell’impegno a essere sempre presenti e attivi in questa civilissima crociata, – spiega il direttore Vittorio Lucariello – l’intera programmazione del nostro teatro avrà come denominazione ricorrente un titolo specifico, quasi didascalico, fortemente iconico e allusivo al vitale tema che verrà affrontato e cioè “La cultura differenziata oggi”.
Senza fare polemiche il teatro propone la messa in scena di vari testi con l’obiettivo di documentare come gli intellettuali vivano questa realtà testimoniando il proprio impegno a porsi al fianco dei cittadini e delle istituzioni, sia seguendo un tracciato scientifico, sia operando una diversa formula educativa e divulgativa. Spettacoli per le scuole (inferiori e superiori), video, spot, incontri e conferenze “per far capire ai giovani che senza cultura, senso civico e solidarietà nessuna città moderna o del passato è stata mai salva”.
Una campagna intensa, estesa oltre che ai problemi dell’ambiente anche ai sistemi di produzione dell’energia pulita, al fine di alimentare la nascita di un rigoroso e necessario senso del rispetto ecologico, legato al problema dell’aria che respiriamo, ma più in generale al valore di una vita sana. Un vero e proprio “progetto” che presenta spettacoli tratti da autori classici o moderni per attraversare tutti i sentimenti e descrivere le situazioni più disparate in cui l’uomo può trovarsi. Questi gli appuntamenti teatrali.
22 e 23 gennaio, “E’ permesso? Posso entrare?”, testo (e regia) di Amedeo Ambrosino, che tratta dell’avidità, della voglia di apparire e ironizza sull’incompetenza di alcune figure professionali. Dal 27 al 30 gennaio, “Zio Vanja” di Cechov. L’adattamento di Antonio Lepre punta sull’ “immobilità” cechoviana presente più che mai nel nostro vivere quotidiano. Dal 2 al 13 febbraio, Princk up da J. Orton. Adattamento e regia di Peppe Celentano. L’orfanello Sloane è un bel ragazzo e la matura Kath che lo accoglie in casa cerca di sedurlo, ma Sloane piace anche a Eddie, il fratello di Kath, che dà vita ad una sottile lotta per avere l’oggetto del desiderio tutto per sé. Dal 18 al 20 febbraio “Il linguaggio della montagna” di H. Pinter per la regia di Gennaro Manforte. Dal 23 febbraio, “Gothic is in the air”, evento permanente con artisti, poeti, pittori, performers, musicisti, scultori, videomakers, fotografi, costumisti, attori che esplorano il gotico. Il 26 e il 27 febbraio due testi di Luca Nasuto: “Festa senza luci” (Lucilla un travestito stanco dei privè incontro fortuito con una statua della Madonna, trovata per caso sul palco di un teatro parrocchiale) e “Dannatamente celeste” (tre persone scoprono come causa del loro malessere l’eterna voglia d’amare e il celeste di un cielo tanto pregato diventa un bersaglio nel grande poligono della vita). Dal 6 al 13 marzo, “Ics-incognite con soluzione”, regia di Claudia Natale, fortemente surreale, ispirato al celebre testo di Guy Debord “La società dello spettacolo”. Dal 17 al 20 marzo, “Mondo italiano” di Bonetti-Ianuale-Lepre. Tre racconti che attraversano la storia d’Italia. E non manca la tradizione partenopea con “Il monaco vicino a mia moglie” (22-27 marzo) Adattamento e regia di Vittorio Adinolfi de “‘O scarfalietto” di Scarpetta, con Felice protagonista/vittima della “messa in scena” del suo cameriere/Pulcinella, “regista” della vicenda. Dal 30 marzo al 10 aprile, “Dei delitti e del castigo” di Vincenzo De Falco e Peppe Celentano, con protagonista il celebre investigatore Poirot.
Dal 14 al 17 aprile, “Strano ma diverso”, testo e regia Antonio Lepre. Dal 18 al 25 aprile, “Rosalina” da “Romeo and Juliet” di William Shakespeare. Testo e regia di Giovanni Piscitelli. In chiusura (26 aprile 1 maggio) “810° gradi in Paradiso” di e con Diego Sommaria, la sicurezza sul lavoro affrontata in modo surreale.
Subito dopo, parte la seconda edizione dell’Intrafest.