
Mostra fotografica di respiro internazionale al Palazzo delle Arti di Napoli, (Pan) fino al 18 giugno, con Helmut Newton. L’occhio dello spettatore fa fatica a registrare questi scatti come fotografie, in effetti si tratta di immagini di una materia e di una plasticità assolute, di grandi dimensioni, di un realismo provocatorio, sconcertante, ma di grande effetto e bellezza.
Simbolica la foto più famosa: Self-portrait with wife and models del 1981 che racchiude il genio e la follia dell’artista. Sullo sfondo l’artista e la moglie June. Lui dietro la macchina fotografica che sta per scattare la foto, ma sembra anche sul punto di partire subito dopo per altre avventure, lei, costante testimone, presente, anche se defilata.
La mostra di Napoli è dedicata alle tre leggendarie sue pubblicazioni: Sleepless Nights, Big Nudes e Naked and dressed che fu pensata per il Museum of Fine Arts di Houston. Queste immagini, al limite fra la fotografia di moda e il nudo, sono esposte per la prima volta tutte insieme al Pan.

Newton nasce a Berlino nel 1920 da una famiglia dell’alta borghesia di origine ebrea. Costretto ad emigrare in Cina per le leggi razziali è già promettente fotografo. Dopo aver preso la cittadinanza australiana si trasferisce a Parigi dove inizia la sua lunga carriera fotografica per le più prestigiose riviste francesi di moda, fino agli anni ’70, in cui diviene uno più apprezzati e pagati fotografi di moda, di ritratti e di nudi. Attraverso la pubblicità e lo stile la sua ricerca propone una donna nuova, fuori dagli stereotipi, androgena, di un erotismo sconcertante, con l’ironia di un grande artista rivoluzionario.
Anna Maria Liberatore