Al Teatro Mediterraneo di Napoli si è svolto in diretta Rai 1, la sedicesima edizione del Concerto dell’Epifania, organizzato dall’Associazione Oltre il Chiostro Onlus, con il patrocinio del Pontificio Consiglio della Cultura, dell’Accademia del Mediterraneo, della Fondazione Mediterraneo e della Fondazione Anna Lindh.
Giuseppe Reale, presidente di Oltre il Chiostro, lo ha definito paradossalmente uno s-concerto per provocare una reazione, una protesta a quanto sta accadendo ultimamente alla nostra città, per non arrendersi allo s-coramento. Padre Gennaro Matino, infatti, attraverso la voce di Enzo De Caro, ha declamato la sua poesia “La mia città è Napoli” che dice: La mia città è pane/la mia città è lavoro che manca/, la mia città è compagnia di vita, speranza di riscatto…/ la mia città è frontiera di sogni da riacchiappare…
Accompagnati dall’Orchestra di Santa Chiara, diretta dal maestro Renato Serio, si sono alternati sul palco: Eugenio Bennato, Carmen Souza, i Matia Bazar, gli Audio 2, gli Avion Travel, Sarah Jane Morris che ha dedicato a Napoli “Fragile” di Sting.
Michele Capasso, nel consegnare il Totem della Pace dello scultore Molinari ai vincitori (fra cui il Cardinale Crescenzio Sepe, Zaha Hadidleila Shahid) ha dichiarato che “la Fondazione Mediterraneo è fortemente impegnata anche nel collaborare al Giubileo 2011, rispondendo all’appello lanciato da sua Eminenza Crescenzio Sepe alla Città di Napoli per il suo riscatto e la sua rinascita”.
Il Totem, ideato dal Presidente Capasso, è un simbolo dedicato a tutti i caduti per la pace. Come diceva Nelson Mandela “la pace non è un sogno, ma si può realizzare”. “Si può raggiungere – secondo Papa Benedetto XVI – invocando il rispetto assoluto fra le religioni e le civiltà, a tutte le latitudini”.
Anna Maria Liberatore Sabini