
Al via la XVIII edizione del Maggio dei Monumenti di Napoli, che apre con l’allestimento delle “Operette Morali” di Leopardi dirette da Mario Martone all’Istituto Italiano per gli Sudi Filosofici; il progetto sarà rappresentato dal 2 al 5 maggio e il 3 e il 5 maggio si terranno matinée per le scolaresche. L’avvocato Marotta, in conferenza a Palazzo San Giacomo, ricorda le Operette del poeta di Recanati, l’importanza della formazione dei cittadini, la lezione di Caianiello e aderisce all’appello del Sindaco a investire meno in armamenti e di più in cultura, restaurando tutte le chiese di Napoli.
Riapre, dopo quattordici anni, il museo Filangieri, ed è nuovamente possibile visitare il cimitero della Fontanelle. “Si tratta di un viaggio — spiega l’assessore alla Cultura Antonella Di Nocera — nella città Liberty, ma anche in quella della Rivoluzione napoletana, fra i sotterranei della Sanità e il Vomero. Itinerari inediti che permettono uno sguardo visionario su Napoli. Percorsi cercati attraverso un bando pubblico, rinunciando a distribuire contributi a pioggia. Abbiamo valutato quarantotto progetti e ne sono stati selezionati dodici, oltre quello che prevede un percorso per i diversamente abili”.
E la nuova edizione del Maggio si pone quale “festival dei monumenti”, con la restituzione alla città dello splendido Complesso di San Domenico Maggiore. Martedì 15 maggio cerimonia e visita nella struttura restaurata; sarà possibile vedere il Grande Refettorio, la Sala Capitolo, la Cella di San Tommaso d’Aquino. A Castel Capuano diversi momenti d’arte, così come nella chiesa e nel chiostro di Sant’Eligio, nella Basilica di San Giovanni Maggiore Pignatelli, in Galleria Principe e alla Sanità. Dodici itinerari per un bagno d’arte, come quello della imminente Stazione Toledo della metro con le installazioni di William Kentridge e Bob Wilson.
Tra i concerti vanno segnalati quello di Maria Pia De Vito con Huw Warren, sabato 5, a San Giovanni Maggiore, “Perla barocca” e lunedì 21 Roberto Vecchioni con i suoi “Colori del buio” al San Carlo. Un intero giorno sarà dedicato alla maratona del kayak da Castel dell’Ovo a Posillipo. “Mostriamo anche le rovine perché dobbiamo sensibilizzare tutti sull’assurda situazione in cui versano i monumenti – ha detto il sovrintendente Stefano Gizzi – Napoli possiede cinquecento chiese e ben duecento sono chiuse e sono in rovina”.
Un anticipo di Primo Maggio domenica 29 aprile al Teatro San Carlo che apre le porte ai lavoratori con il Requiem di Roberto De Simone dedicato a Pier Paolo Pasolini. Anna Rea, segretario generale della Uil, sulla festa del lavoro del 1° maggio, sottolinea l’importanza dell’unitarietà dei sindacati napoletani e del connubio tra lavoro e cultura, una “carta vincente”.