SAN GIORGIO TEATRO FESTIVAL. ENTRA NEL VIVO LA RASSEGNA ARTISTICA VESUVIANA
Promossa dall’Associazione Circolo Massimo, entra nel vivo il San Giorgio Teatro Festival, la kermesse artistica vesuviana che vuole essere un punto di riferimento per attori, registi, musicisti, tecnici, addetti ai lavori e appassionati.
Venerdi 3 luglio, sarà la volta della Compagnia Comunità Nuova con Ornella Cascinelli, Costantino Punzo e il Duo Milongaires che porteranno in scena “Il tango in amore e in guerra”, regia di C. Punzo;
Sabato 4 luglio Anna Capasso porterà in scena il suo concerto recital: “Donne in viaggio da Napoli a Broadway”;
Domenica 5 luglio l’associazione Angelipresenta “Caffè notturno, c’è di peggio signore”. Uno spettacolo di e con Antonio Casagrande.
Al programma teatrale gli organizzatori (Circolo Massimo, Arcoscenico, Il teatro in casa, A casa di Massimo Troisi) hanno deciso di affiancare altre iniziative culturali sempre ambientate nello Spazio Franco Autiero della prestigiosa Villa Bruno di San Giorgio a Cremano
GLI APPUNTAMENTI DI LUGLIO
Domenica 5 luglio, alle ore 18,00, a cura dell’associazione “A Casa di Massimo Troisi”, sarà consegnato un riconoscimento alla carriera ad Antonio Casagrande, “….noto attore teatrale e cinematografico che ha iniziato la sua attività con la partecipazione ai lavori più significativi di Eduardo De Filippo come Filumena Marturano, Napoli Milionaria, La mia famiglia, Sabato domenica e lunedì”
Martedi 7 luglio, alle ore 20.30,si terrà una conversazione sull’opera di Davide Certosino, “La filosofia di Massimo Troisi” con esperti e critici.
“Da Mario Recanati (primo produttore italiano di cinema), ad Alighiero Noschese, a Massimo Troisi. – dichiarano i direttori artistici Aldo Vella e Salvatore Gramaglia – èquesto il brodo culturale in cui intendiamo far muovere il Festival che colma un vuoto culturale che, se non attentamente e immediatamente coperto, rischia di diventare endemico. Una rassegna teatrale calibrata sulla professionalità e la qualità si propone di vincere sulla naturale ghettizzazione in cui i gestori della cultura ufficiale spesso relegano le cosiddette “periferie”, urbane, sociali o culturali che siano. Noi di San Giorgio a Cremano vogliamo vincere questo isolamento costruendo circuiti teatrali alternativi, piccoli forse, ma densi di ricerca, di proposte innovative”.