
Approda al Teatro Delle Palme di Napoli Sorelle Materassi, spettacolo teatrale su progetto, produzione e regia di Geppy Gleijeses. Dal celebre romanzo di Aldo Palazzeschi, pubblicato nel ‘34, rimangono nella memoria le immagini e i protagonisti del film del ‘44 di Ferdinando Maria Poggioli con Ema e Irma Gramatica, sorelle anche nella vita, affiancate da Clara Calamai e Paola Borboni e lo sceneggiato Rai del ’72, di Mario Ferrero con un cast strepitoso: Rina Morelli, Sarah Ferrati, Nora Ricci, Giuseppe Pambieri, Ave Ninchi e un giovanissimo Roberto Benigni.
Ambientato nei primi anni del XX secolo nel sobborgo di Firenze Coverciano, l’opera racconta la vita di quattro donne, tre delle quali, Teresa, Carolina e Giselda, sono sorelle. Se le prime due sono zitelle, Giselda è stata da loro accolta dopo essere stata respinta dal marito. Con loro vive la domestica Niobe che, nonostante la vita difficile, conserva e dispensa saggezza e ottimismo. Teresa e Carolina sono abili sarte e ricamatrici. Cucendo corredi da sposa e biancheria di lusso per la ricca borghesia fiorentina hanno messo su un bel patrimonio. La loro vita viene sconvolta dall’arrivo di Remo, il giovane, seducente, affascinante figlio di una quarta sorella morta ad Ancona. Il giovane, crudele, egoista e viziato Remo, cresciuto dalle zie, approfitta del loro amore per dissiparne il patrimonio maltrattandole anche.
Il legame sottilmente morboso col giovane nipote ricorda “Ferdinando”, la commedia di Annibale Ruccello del 1985, la fascinazione esercitata dal giovane Ferdinando su Donna Clotilde, Gesualda, Don Catello.
La riduzione teatrale del romanzo di Palazzeschi è a cura di Ugo Chiti che ha sintetizzato al massimo la storia, che si avvale della sapiente regia di Geppy Gleijeses. Suggestive le scene a cura di Roberto Crea.

Il lavoro si apre su un gioco di ombre, con le due sorelle ricevute dal papa per il quale hanno ricamato una stola. Carolina e Teresa, apparentemente così diverse, una forte e volitiva (Lucia Poli) l’altra eterea, affettuosa, sempre lì a baciare il nipote (Milena Vukotic), in realtà sono un tutt’uno. Giselda (Marilù Prati), che si accorge di quanto le sorelle siano “grulle”, invano le mette in guardia. Troppo tardi per le due anziane donne completamente soggiogate al fascino del mascalzone, persino quando convolerà a nozze con un’ereditiera americana. Il loro abito da cerimonia fa il verso all’abito da sposa, grottesco, inimmaginabile: alle due zie vessate e ridotte in povertà da Remo non rimane che guardare la foto in costume da bagno del nipote con la fida Niobe – alla bellezza si perdona ogni cosa…
Superfluo sottolineare la bravura delle tre protagoniste e del resto del cast composto da Gabriele Anagni, Roberta Lucca, Sandra Garuglieri, Gian Luca Mandarini.