E’ nato “Vico Pazzariello”, l’Associazione per la Rinascita del Teatro di Strada. Promosso dall’Istituto delle Guarattelle di Bruno Leone e dal Teatro Regresso Girovago di Angelo Picone, detto ‘O Capitano, il progetto nasce con l’intento di dar vita a un centro associativo che sia: luogo aperto a tutti gli artisti che vogliano partecipare, punto di riferimento per il Teatro di Strada di Napoli, sede operativa per il primo teatro di strada stabile della città di Napoli. Un’iniziativa, cioè, che punta a produrre sinergie e collaborazioni pubbliche e private per promuovere l’arte e la cultura nella nostra città e, perché no, valorizzare la zona del Centro Storico partenopeo. Un basso, in Vico Pazzariello 11 (ai Banchi Nuovi) è la sede autogestita dai promotori, qui si terranno laboratori di guarattelle, di musica e altro in un’ottica di “collaborazione e non di competizione”.
“Amici” solidali con l’iniziativa si sono già dichiarati la città di Acerra e il Museo di Pulcinella, che dovrebbe ospitare gli oltre trecento burattini storici di Bruno Leone, maestro che ha esportato quest’arte nel mondo, Carmine Tranchese con le sue opere, il Forum degli artisti di strada con la Baracca dei Buffoni, Mattaccino, Teatrino Fragile, Vespe di Cherèa, la scuola dei Madonnari, Salvatore Gatto.
Inaugurata la “casa”, Bruno Leone e Angelo Picone hanno organizzato una festa in strada, come l’arte che rappresentano e per la quale chiedono una regolamentazione e un riconoscimento, “tra amici, artisti e non, operatori culturali, cittadini e stranieri”. Mostre, mercato, installazioni, performance e spettacoli in piazza Banchi Nuovi.
“Vico Pazzariello” promuove anche il minicartellone “Autunno pazzariello”, in Piazza Banchi Nuovi ogni domenica dal 7 novembre, saranno rappresentati spettacoli di teatro di figura.
Il 2 novembre è prevista la seconda edizione dell’ “Omaggio a Totò” a cura di Angelo Picone. Una performance itinerante che parte del Cimitero delle Fontanelle, passa per la casa di Totò, si ferma al cimitero di Santa Maria del Pianto e arriva all’Ascensione al Vesuvio. “Partiamo dal sottosuolo – dice ‘O Capitano – per indicare la rinascita della città con la cultura”. L’attività continuerà con spettacoli e incontri in diverse zone cittadine fino alla prossima primavera.