Ha cercato “una nuova via per raccontare della monnezza”. E’ la compagnia Le Pecore nere che, con il sostegno della Totem film, mette in scena Monnezza, spettacolo tratto dall’omonimo libro di Francesco de Filippo.

Dal 27 al 31 marzo alla Galleria Toledo di Napoli, Rosaria De Cicco, Ernesto Lama, Gennaro Silvestro, Agostino Chiummariello, con Federica Altamura, Ivan Fiorenza, Christian Parisi, Laura Zaccaria, diretti da Peppe Miale, nella drammaturgia di Carmine Borrino, provano a essere “testimoni dei tempi, e val la pena di riproporre un problema cui purtroppo pare ci siamo abituati”, spiega Silvestro, ideatore del progetto. Uno spettacolo, però, che non parla banalmente di spazzatura o dei rifiuti che ancora ingombrano le nostre strade, il discorso è ampio e riguarda molto di più. “Cerchiamo di dire due cose fondamentali, – spiega Rosaria De Cicco, sempre sensibile alle tematiche sociali e collettive – innanzitutto che ci troviamo nel pieno del problema, secondo: che nessuno di noi è innocente”.
“La spazzatura e Napoli, la monnezza e le sue mille e mai fino in fondo note implicazioni, fatti e aneddoti curiosi se non spiazzanti, personaggi vari e variegati nei loro luoghi e ambiti di competenza piuttosto che di naturale destinazione quali la Famiglia , il Lavoro, la Chiesa, la Camorra, la Politica. – commenta il regista – Proveremo a raccontare la coscienza di qualcuno nella speranza che possa diventare la coscienza di tutti, se non addirittura nella speranza che il nostro dire e mostrare possa indirizzare la coscienza di qualcuno. Fosse anche di uno e uno solo”.
L’azione scenica coinvolge Gerardo e Antonietta e il loro sogno d’amore. Una giovanissima coppia di sposi che si affaccia sul mercato immobiliare e intravede nella periferia e nelle vantaggiose offerte che propone la possibilità di vivere e non soltanto di sopravvivere in appartamenti cittadini microscopici e ben più costosi. Ma la realtà dei fatti fa sì che l’emergenza rifiuti, da sfondo della vicenda divenga giorno dopo giorno protagonista della loro vita: c’è chi ne trae vantaggio con manovre losche, chi, inconsapevolmente connivente, ne subisce le nefaste conseguenze. Attorno a loro vive una popolazione di personaggi simbolo del momento storico in cui si svolge la storia, partendo dal 1989 per arrivare al 2006. “Uno spaccato di vita di due giovani diventati adulti nel quale riconoscersi per vedere, intuire, riflettere”.