La nostra unica fede, come il coro più conosciuto dei nostri tifosi. Una commedia anglo-partenopea messa in scena dal regista Simone Petrella e tratta da Keeffe, Hornby, Hooper, Welsh. Con Marco Mario de Notaris, Giampiero Schiano, Tonino Taiuti. Lo spettacolo è in programmazione al teatro Piccolo Bellini di Napoli dal 12 al 17 marzo.
“Frasi così familiari, viste e riviste sui muri della città, – spiega il regista – motti come “Estranei alla massa”, “coerenza e mentalità”, e in ultimo la promessa di astensione al voto dei tifosi come protesta contro la tessera che scheda in questura chiunque assista alle partite in trasferta, si sono fuse a perfezione con gli autori inglesi che hanno dato spunto e corpo al nostro incontro sul palco”.
“In Irvine Welsh si legge la fusione tra problemi della classe operaia e follia per il calcio negli anni ’90, In Barrie Keeffe l’incontro di tre anime in “Abide with me” era tutto intorno al Manchester Utd degli anni ’70, in Nick Hornby l’Arsenal la fa da padrone, ma la passione che anima i protagonisti è comprensibile a tutti. Nei film inglesi più celebri sul calcio si parla di Notthingham, Londra, Birmingham. Tutte città che ci sono estranee, lontane, con problemi apparentemente così diversi. E invece, la travolgente tragicomicità della passione calcistica, dell’attesa per una vittoria che può durare anche anni e che può non arrivare mai, rinnovata dopo ogni sconfitta egualmente come dopo ogni vittoria, diventa un linguaggio universale, e i nostri personaggi sono diventati napoletani, pur rimanendo fedeli ai modelli originali”.