Un “Urlo” dal mare

Redazione

Un “Urlo” che ha lasciato il segno. Di grande impatto è stata la manifestazione organizzata a Napoli dall’associazione Mare Vivo alla rotonda di Santa Lucia. A poca distanza dalla competizione dell’America’s Cup

Il mare di Napoli
Il mare di Napoli

una folla di volontari ha dato vita ad una  regata in canoa, poi dalla scogliera,  un gruppo di sub ,  sotto l’insegnaVeleno’s Cup, ha urlato denunciando  l’inquinamento del nostro mare e la morte annunciata di uno dei più bei golfi del mondo. Tutti i partecipanti hanno indossato la maschera di  Scary Movie  ispirata al famoso “ Urlo” di Munch rendendo la scenografia assolutamente  provocatoria.

Non ho nulla contro l’America’s Cup – ha dichiarato Rosalba Giugni, presidente di Mare Vivo – il nostro è solo un urlo di protesta contro gli scarichi killer e i depuratori che non funzionano. Inoltre l’elenco degli sprechi è sotto gli occhi di tutti, ma nessuno sembra prendersi le proprie responsabilità e, visto che il mare non ha voce, tocca a noi rendere nota la sua agonia.”   “Vogliamo sapere”, questo lo slogan della manifestazione.

Gli interrogativi sul disastro: ”230 milioni da anni inutilizzati per l’adeguamento degli impianti di depurazione andranno persi e ritorneranno all’Unione europea ed il nostro mare muore! Perchè? Gli impianti di depurazione di Punta Gradelle, Ischia e Procida non sono stati completati e i lavori sono fermi da anni. Perché?

Il nostro fiume Sarno è il fiume più inquinato d’Europa e a sua volta inquina il mare. 600 milioni di euro inutilmente spesi, ma… il mare non se n’è accorto! Perché? Questi sono solo alcune delle domande poste dai manifestanti. Mare Vivo e tutti coloro che amano il mare, vogliono  sapere.

Anna Maria Liberatore

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