
Emma Dante ritorna a Medea dopo tredici anni. Ispirandosi sempre alla tragedia di Euripide, ne fa una donna in viaggio verso un paese straniero. Il suo spettacolo-concerto Verso Medea va in scena al Teatro Bellini di Napoli, nell’ambito del NTFI 2016. Sottolineato dalle musiche e dai canti struggenti dei polistrumentisti fratelli Mancuso (suonano dal vivo l’harmonium, il liuto, la ghironda a bordone), la pièce è un racconto del Sud siculo-napoletano, interpretato da Salvatore D’Onofrio, Sandro Maria Campagna, Roberto Galbo, Davide Celona, dal partenopeo Carmine Maringola e da Elena Borgogni, unica donna in scena, nei panni della protagonista.
Una Medea giovane, che diventerà madre ma di un solo figlio che naturalmente ucciderà per ferire Giasone il traditore.
Quello della Dante è “un’opera d’amore”, come spiega lei. La sua appartenenza a un gruppo familiare, di classe, nazione o religione limita la sua presunta libertà, “perché Medea si sente straniera ovunque. – precisa la regista palermitana – È una barbara che non riconosce altra autorità se non quella del proprio istinto Si attacca disperatamente al concetto di libertà e sceglie la sua colpa e il suo destino, spinta da pulsioni primitive. È la sua storia che lo esige”.
Uno spettacolo assolutamente caratterizzato dalla sua cifra stilistica, con un forte lavoro corporeo, con giochi di ruolo, pochissimi elementi scenici e i costumi che sono pepli neri e consentono agli interpreti di trasformarsi da uomini in donne, da coro di donne in domestiche, di far immaginare che la coperta del parto davanti agli occhi del pubblico sia il corpo del bambino appena nato, mentre Giasone diventa Creonte grazie a un gilet di paillettes, e sotto il gioco di luci, s’immagina la “sterile” città di Corinto.
Ma il racconto scenico non diventa potente drammaturgia (come in altri spettacoli della Dante è avvenuto), e non riesce a esprimere la profondità dei vari temi non completamente affrontati. Nel percorso da lei scelto per affrontare questa tragedia, non c’è solo il rito del parto.
Repliche lunedì 11, alle ore 21,30 e poi il 12 e 13 luglio, ore 21.30, Villa D’Ayala a Valva, Salerno.