Normal 0 0 1 184 1049 8 2 1288 11.1282 0 14 0 0
Al teatro Sancarluccio di Napoli dall’ 11 al 15 novembre va in scena Amore e Psiche di Apuleio con Terry Paternoster, regia di Silvio Peroni, che spiega: “Nell’ affrontare teatralmente questo testo narrativo il primo fattore da tenere in considerazione non era la difficoltà del linguaggio scritto ma bensì se lo scritto potesse essere attuale; la risposta è sì, in quanto il testo rappresentando la condizione umana diventando archetipo, trascende il tempo, muta la sua forma ma non il suo significato.
Nella Favola di Apuleio, l’aspetto primordiale è il suo significato: cioè l’immortalità dell’anima (della Psiche appunto) e della difficoltà umana per raggiungerla.
La rappresentazione del mito teatralmente non doveva limitarsi alla sua forma, al classicismo troppo legato al tempo ed ai luoghi in cui venne scritto, ma bensì ai mezzi che meglio servivano alla descrizione del significato. Innanzi-tutto una buona traduzione, quindi l’aspetto visivo, terzo i tempi. Quindi. la musica non è mai didascalica, ma descrittiva come in un melodramma attiva assieme alla voce recitante si evolve, si trasforma sconfinando qualsiasi limite di genere: arrangiamenti jazz alla Keith Jarrett, ritmiche Trip Hop, archi classicheggianti, rumorismi noise”.