
“Le serve è una favola dall’andamento onirico e visionario, fondata su due creature tormentate come lingue di fuoco, traboccanti di angoscia, di sublime e di piaghe infette, ma pure di ricordi deliranti, che hanno perso ogni contatto con la loro identità”, dichiara il regista Giovanni Anfuso, presentando la sua versione del capolavoro di Jean Genet, autore che ha rivoluzionato la tragedia moderna.
Lo spettacolo andrà in scena al Nuovo Teatro Nuovo di Napoli dal 25 al 29 ottobre, con Anna Bonaiuto, Manuela Mandracchia, Vanessa Gravina.
Solange (Anna Bonaiuto) e Claire (Manuela Mandracchia) sono due cameriere frustrate e sfruttate, che vivono un rapporto di amore-odio con la loro padrona, la sontuosa Madame (Vanessa Gravina), che incarna tutti gli ideali a loro negati. In assenza della padrona, le serve si ritrovano ad allestire un ossessivo teatrino, una doppia vita in cui, come bimbe perverse, giocano “a fare Madame”. A turno, vestono i suoi abiti, la imitano e, alla fine del “rito”, la uccidono. Ma ben presto finzione e realtà, nelle loro menti contorte, si sovrappongono. Claire e Solange, vittime di una ingordigia metafisica nei confronti di Madame, simbolo di un potere assoluto, disgustoso e affascinante al contempo, incarnano alla perfezione un perenne dualismo, immedesimate o forse prigioniere nei ruoli violenti e speculari della “vittima” e del “carnefice”.
Apparenza e realtà, finzione e verità per raccontare un dramma umano, una vicenda di sofferenze e ambizioni, senza speranza.