Una notte magica per vivere le atmosfere coinvolgenti del Neapolis Festival con un’anteprima che mescola sapientemente musica elettronica, fresco rock giovanile e rock d’autore con gli Headliners 24 Grana.
Location la nuova Acciaieria Sonora di Bagnoli, ideale per i megaeventi estivi. Nell’aria l’estate che tarda a venire, la voglia di ritrovarsi per incontrare i giovani rockers emergenti, come Le Strisce, una delle migliori realtà italiane. Davide, cantante, autore dei testi, Andrea, chitarra, Raffaele, batteria, Enrico, chitarra, Francesco (aka “Zoid”), basso, sono gli amici universitari che hanno creato il “gruppo pop camuffato da gruppo rock”. Dopo il primo EP per la Emi, “Fare il cantante”, registrano il loro primo album, “Torna ricco e famoso”, che racconta la mancanza di certezze che vive l’universo giovanile oggi. Testi caustici, un rock energico proposto al pubblico del Neapolis per anticipare le nuove tracce dell’album di imminente uscita. “Vieni a vivere a Napoli” è già un hit; “segata” da Gianni Morandi a Sanremo è invece una canzone che rimane, come “Niente da dire” e “Londra”. Il momento “electro” della serata è con il dj-produttore di Detroit DJ Rolando, per poi rituffarsi nel rock giovane di Playmobil From Chernobyl, Sabba & Gli Incensurabili, Diego Leanza, GI Napoletano.
Il festival da sempre affianca superstar e nuovi talenti offrendo alle giovani band provenienti da Destinazione Neapolis una passerella unica al Sud Italia. Gran finale con i 24 Grana che stanno andando forte con il nuovo album “La stessa barca”, registrato agli Electrical Audio di Chicago con il “mago” Steve Albini. Non possono mancare il tormentone “Ce pruvate Robé”, “Turnamme a casa”, d’ispirazione dylaniana, “Ombre”, alternate con vecchi successi: “Introdub”, cantata in coro, da “Metaversus”, “La costanza”, con una chitarra stile The Edge, che rapisce, “Kanzone su Londra”, “Accireme” e altre perle del loro canzoniere (“Loop”, “K-album”).
In gran forma Francesco Di Bella che fa ottimo gioco di squadra con Renato Minale alla batteria, Giuseppe Fontanella alla chitarra, Alessandro Innaro al basso. Al pubblico regalano anche l’emozionante reggae “Chiur cu ttè” (inciso nel vinile) e “Oggi rimani laggiù”, canzoni acustiche più mature ma sempre ispirate. Un bell’esordio di festival che attende il 9 e il 10 luglio con star del calibro di Skunk Anansie e Underworld nell’unica data italiana.