Ci ha lasciati, a ottantanove anni, Bianca Sollazzo: una vita per il teatro. L’attrice era figlia d’arte: suo padre, comico di varietà, faceva parte della compagnia di rivista di Totò, una grande scuola per lei, appena in fasce, innamorata del palcoscenico. Un debutto in tenera età, fino al primo contratto, nel ’42, per recitare nella compagnia di sceneggiata di Aniello Marchetiello e Amedeo Giraud. Da quel momento alterna il varietà alla Piedigrotta. Lavora con i grandi dello spettacolo, da Ugo D’Alessio a Vittorio Bottone e diviene prima attrice della compagnia di Eugenio Maggi. Dopo una lunga tournèe in Sudamerica, tra il ’55 ed il ’65 è diretta da Eduardo nella Scarpettiana del Teatro San Ferdinando accanto a Pietro De Vico, Pupella Maggio, Ugo D’Alessio, Gennarino Palumbo e altri noti attori. Tra le commedie più rappresentate ricordiamo le divertenti “’A Nanassa”, “Nu turco napulitano”, “Na santarella”, ” ‘O scarfalietto” di Eduardo Scarpetta.
Nel ’67 l’attrice napoletana, grazie alla commedia “Il contratto” di Eduardo de Filippo, approda alla XXVI Mostra del Teatro di prosa della Biennale di Venezia, per poi tornare alla grande sceneggiata. Lavora nella compagnia stabile del Teatro Duemila con Beniamino Maggio, Liliana e Trottolino. Sarà poi la prima attrice comica della compagnia di Tony Bruni e di Mario Trevi.
Canale 21 l’ha resa celebre al pubblico televisivo assieme a Lino Crispo. Dal sodalizio nato nel ’79 nasce un duo esilarante, affiatato, come testimoniano anche diverse incisioni discografiche. Negli anni Ottanta la Sollazzo approda al cinema: tra i film di successo ricordiamo “Celebrità”, con Nino D’Angelo, “L’Ave Maria”, con D’Angelo e Maria Rosaria Omaggio, entrambe dirette da Ninì Grassìa, “Il motorino” con Mario Da Vinci e Sal Da Vinci, “Chiari di luna” per la regia di Lello Arena, “O surdato ‘nnammurato” con Franco Cipriani e Annie Belle, “Vento di mare”, “Blues metropolitano” di Salvatore Piscicelli con Marina Suma e Ida Di Benedetto e “Sabato domenica e lunedì” con Sophia Loren e Luca De Filippo per la regia di Lina Wertmuller.
L’attrice torna al suo teatro, alla sceneggiata, con “Zampugnaro ‘nnammurato” al fianco di Carmelo Zappulla. E’ a teatro con Scarpetta, e diretta da Tato Russo in “A nanassa” e “Tre cazune furtunate”. Un lavoro impegnato è quella che la vede protagonista di “Zio Vanja” di Cechov per la regia di Peter Stein; nel cast Remo Girone, Maddalena Crippa ed Elisabetta Pozzi. Con Aldo Giuffrè e Aldo Bufi Landi recita ne “Il medico dei pazzi” di Scarpetta, per poi ritirarsi, nel ‘98.
Arnolfo Petri la farà ritornare sui suoi passi proponendole una gemma della risata, “A Chiavari si scende” di Mario Brancaccio. Dirige per sette anni la Nuova Stabile del Teatro Comico del Teatro Il Primo di Napoli assieme a Rosario Ferro.
Tante le commedie messe in scena; ricordiamo “La Marchesa Treccape” con Dalia Frediani, “Otto, sedici e ventitré”, “All’anima della Buonanima” e la versione femminile di “Monsieur de Porcognac” di Molière; “La Badessa di Piro Pilessa”, diretta da Petri, con Rino Marcelli. Nuovo compagno teatrale è Rosario Ferro, affiatato partner e amico. Nel 2004 riceve il Premio Nike per il Teatro. E ancora al Primo è interprete, nello sfaccettato, difficile ruolo di madre, di “Festa di compleanno”, lo psicoanalitico lavoro pluripremiato di Angela Matassa e Giovanna Castellano.
Con la Sollazzo se ne va un’altra grande protagonista del teatro, non solo napoletano, un’attrice versatile e di talento capace di spingere al riso e alle lacrime con eguale bravura.