Un’altra mamma per Isa Danieli

Redazione

Se in “Chiòve” ci trovavamo all’ultimo piano di un immaginario condominio napoletano dei Quartieri Spagnoli, se in “Giocatori” c’eravamo spostati nello spazioso secondo piano – ricco solo di ricordi – che era la casa del Professore, il piccolo appartamento col terrazzino al primo piano di questo edificio drammaturgico è stavolta l’oggetto del desiderio attorno al quale ruota la vicenda”. Così Enrico Ianniello che torna alla drammaturgia iberica, traducendo, adattando e mettendo in scena Giacomino e mammà” tratto da “Conversaciones con Mamà” di Santiago Carlo Ovès e Jordi Galceran.

Lo spettacolo è in programma da venerdì 12 aprile (sabato 13 ore 21.00 domenica 14 ore 18.00) al Teatro Sannazaro di Napoli, per la linea contemporaneo ricerca, interpretato dallo stesso Ianniello e da Isa Danieli.

IL PLOT

Giacomino, cinquantenne, deve vendere l’appartamento di famiglia in cui vive la madre ottantaduenne. Non attraversa un bel momento, Giacomino: ha perso il lavoro e si ritrova indebitato per star dietro ai desideri di consumo della moglie e dei figli adolescenti. La vendita potrebbe aiutarlo a rimettersi in sesto, certo, ma la madre non è affatto d’accordo. Non si può vendere proprio niente, lei adesso ha finalmente un fidanzato. Un simpatico sessantenne anarco-pensionato che ha dato una nuova luce alla sua vita. Le serve, la casa, non se ne parla nemmeno di andare a vivere con il figlio e la sua famiglia, relegata nella stanza della ex donna delle pulizie.

Questo momento di difficoltà diventa così l’occasione per mettere a confronto due epoche della vita, occasione nella quale l’amore tra una madre e un figlio viene a galla in maniera prorompente mentre si ride parlando di cucina, di quattro per quattro, della capacità di vivere inseguendo i propri sogni o le rate dei propri acquisti, tra saggezza, parolacce, incomprensioni e momenti di autentica e profonda commozione quando si scopre che a un certo punto della vita, non si possono dire più le cose importanti.

 

“Una madre, si sa, farebbe tutto per i propri figli e non li abbandonerebbe mai, soprattutto nel momento del bisogno. E questo è evidente nel divertentissimo testo scritto da Galceran e Oves  e magnificamente tradotto in napoletano da Enrico Ianniello, mio straordinario compagno di scena.  Siamo molto lontani dalle madri di Brecht, Eduardo De Filippo, Manlio Santanelli, che ho affrontato in precedenza.  Posso dire, e con  una certa soddisfazione, che mi ritrovo molto a mio agio a interpretare, ancora e adesso, questo ruolo, innanzitutto perché mi viene offerto  all’età giusta, poi perché è un personaggio diverso da tutti gli altri. E’ una donna che, pur mantenendo tutte le caratteristiche che ti aspetti in una madre, soprattutto in quelle costanti e quasi maniacali attenzioni verso il figlio, circa il cibo, la salute, la vita coniugale, le economie familiari, riesce tuttavia a conservare una irresistibile ironia e una solidità di sentimenti che riesce a farle superare momenti particolarmente difficili nella relazione con l’amatissimo Giacomino”.

Isa Danieli

 

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