“Da ragazzo studiavo teatro e danza contemporanea e già allora leggendo i testi di Viviani, mi sorprendeva l’attualità degli argomenti da lui trattati”, spiega Gennaro Cimmino, direttore artistico della Compagnia di danza Körper, che porta in scena Vivianesque al Teatro Piccolo Bellini di Napoli il 3 e 4 novembre.
Un lavoro al quale sta lavorando da tempo, un autore da lui particolarmente amato, che ha ‘annunciato’ con il primo studio presentato in scena nella rassegna del Teatro Stabile partenopeo “Primavera in Danza”.
Con lo spettacolo, completa l’opera incarnando i viscerali personaggi vivianei, un’umanità dolente così bene rappresentata dal grande drammaturgo stabiese. “Cerchiamo con i corpi e le voci dei danzatori di rappresentare la realtà contemporanea della nostra città. – chiarisce il coreografo – Attraverso gli speciali affreschi del popolo di Raffaele Viviani, indagheremo il significato della Napoletanità oggi, una riflessione profonda e personale”.

Il regista ha immaginato una serie di quadri che come vasi comunicanti confluiscono l’uno nell’altro senza soluzione di continuità: il lavoro e i mestieri, la malavita, i guappi e le prostitute, il teatro nel teatro. La maggior parte delle canzoni sono cantate dal vivo in scena da Lalla Esposito. Danzatori e cantanti si esprimono sulle musiche originali di Vito Pizzo.
In scena: i ballerini Chiara Alborino, Chiara Barassi, Nicolas Grimaldi Capitello, Sibilla Celesia, Valentina D’Apuzzo Schisa, Nello Giglio, Mariangela Giombini, Sara Lupoli, Marianna Moccia, Antonio Nicastro, Francesco Russo, Giuseppe Villarosa. Danzaerea: Federica Altamura, Valeria Nappi,Francesca Pascazio, Stefono Pettenella, Viola Russo, Andrea Spadaro Guerra. I cantanti: Paolo Romano (Sha One), Massimo Masiello, Coro Giovanile del Teatro di San Carlo diretto da Carlo Morelli.