Welcome home David

Angela Matassa

La foto al trucco apre la mostra David Bowie – The Passenger organizzata al Pan di Napoli. Aperta al pubblico dal 24 settembre 2022 a gennaio 2023, l’esposizione dedica le sue sale al mitico artista britannico, che ha regalato successi per cinquant’anni agli appassionati.

Bowie al trucco ripreso da Andrew Kent (foto NT)

Personaggio schivo, non è stato un’icona tradizionale, oggetto di gossip a ripetizione, infatti molto della sua avventura personale è ancora sconosciuta ai più. E’ proprio all’uomo oltre che al personaggio, che la società Navigare Arte e Cultura intende dedicare le 60 foto esposte, i cimeli, i documenti rari, miniature di oggetti, abiti, manifesti dei tour e dei film, ricostruzioni di ambienti, perfino le ricevute degli alberghi di tutto il mondo, dove il Duca Bianco ha sostato nel suo percorso artistico. “E’ stato protagonista indiscusso della scena musicale contemporanea, attore, pittore, fotografo, capace di influenzare linguaggi artistici ed estetici e di conquistare l’immortalità”, dice Salvatore Lacagnina, produttore della mostra.

Un viaggio nella sua arte, dunque, ma anche nella sua vita con aneddoti raccontati a voce dai curatori (Curatori Vittoria Mainoldi e Maurizio Guidoni) e testimoniati dai documenti: Bowie, ad esempio, aveva paura di viaggiare in aereo, si serviva, perciò, anche per i viaggi più lunghi di treni e navi. Il fotografo statunitense Andrew Kent lo seguì in questo frenetico percorso tra il 1975 e il 1978, in occasione dei suoi tour nelle principali capitali europee, lasciandone preziosa testimonianza.

Le cover dei dischi (foto NT)

“Il primo impatto che ebbi con David non fu particolarmente profondo, – ha raccontato Kent in video – all’epoca David abusava di cocaina e non si riusciva stabilire con lui un rapporto. Cosa che accadde invece, nella prima occasione lavorativa. Fu invitato al programma televisivo della CBS, Soul Train, dove ebbi modo di fotografarlo. Fu lì che David si accorse del mio lavoro e riuscimmo a stabilire una connessione e, da lì, si iniziò a parlare del tour che doveva cominciare entro poche settimane”.

La retrospettiva racconta l’importante periodo che segnò il ritorno di Bowie in Europa e, allo stesso tempo, offre uno sguardo su un continente all’epoca diviso dal Blocco Sovietico.

Il modellino dell’auto (foto NT)

Da Parigi a Helsinki, da Berlino a Mosca, lo straordinario artista inglese attraversò l’Europa e la osservò, traendone continua ispirazione e trovandovi rifugio in un momento decisivo della sua carriera e della sua vita. Proprio il suo ritorno in Europa produrrà la nascita della celebre trilogia berlinese: gli album Low e Heroes, del 1977 e Lodger, del 1979.

Nell’esposizione si ripercorrono le diverse fasi dell’evoluzione dell’artista in campo musicale e la sua abilità cinematografica nell’essere sempre perfettamente in parte nelle note pellicole da lui interpretate. Un volto che bucava lo schermo, che parlava allo spettatore qualsiasi ruolo interpretasse.

 

INFO

Informazioni su ingressi e orari: https://www.navigaresrl.com/

 

 

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