E’ l’ultimo lavoro commissionato dallo Stabile partenopeo a Valeria Parrella. Dalla parte di Zeno (ispirato al celebre romanzo di Svevo) andrà in scena al Teatro San Ferdinando di Napoli dal 20 gennaio al 7 febbraio.
Ambientato in un condominio, la storia vede protagonista un giovane (unico ad avere un nome di battesimo) introverso, chiuso, solitario: Zeno, la cui coscienza è abitata da molteplici vite, ciascuna impersonata da un attore. Interpretato da Alessandra Borgia, Carmine Borrino, Giorgia Coco, Antonello Cossia, Valentina Curatoli, Cristina Donadio, Giovanni Ludeno, Mascia Musy, Antonella Stefanucci, Tonino Taiuti, è diretto da Andrea Renzi. Gli interpreti utilizzano napoletano e italiano con le tante sfumature e intersezioni possibili tra le due lingue: ci sono cadenze, un italiano da dizione, solo napoletano, un italiano dialettizzato, prestiti e calchi linguistici sia nel lessico che nelle strutture sintattiche.
«La coscienza del protagonista di questa pièce, Zeno Cosini, è occupata e governata (si fa per dire) da un condominio napoletano. Considero – dichiara Andrea Renzi – questa idea di partenza formidabile. Come si sa, nelle riunioni condominiali riusciamo tutti a dare il peggio di noi, senza reticenze e ipocrisie. Sono, questo tipo di assemblee, prodigiosi monumenti all’inconcludenza, l’espressione più netta e definitiva della nostra assoluta incapacità di convivenza. L’ipotesi paradossale che nella tanto glorificata Coscienza, nella Mente, nella Psiche (nell’Anima!) si annidi una forma così degradata e fallimentare di self-control mi sembra davvero di rimarchevole argutezza umoristica. La Parrella immagina un personaggio inquieto, buffo, anomalo e solitario – il suo Zeno – e, al tempo stesso, fa agire sotto i nostri occhi la sua coscienza in un continuo interscambio sotto forma di uno strambo coro partenopeo”.
Due canzoni arricchiscono il testo, scritte dalla stessa Parrella con Federico Odling, che le ha musicate.