“La dimensione economica che cambiò la vita del nostro Zeno Cosini, e dello stesso Svevo, è quella che sta cambiando adesso le nostre vite”. Basta questo per Maurizio Scaparro a sottolineare l’attualità di La coscienza di Zeno, romanzo da lui messo in scena nell’adattamento teatrale di Tullio Kezich e che ora giunge a Napoli dopo una tournée di successo. Dal 18 al 23 marzo, lo spettacolo va in scena al Teatro Mercadante e vede protagonista Giuseppe Pambieri con Nino Bignamini, Giancarlo Condé con Silvia Altrui, Margherita Mannino, Guenda Goria, Marta Ossoli, Antonia Renzella, Raffaele Sincovich, Anna Paola Vellaccio, Francesco Wolf.
Sullo sfondo di una Trieste cosmopolita e mercantile ma anche vivace centro culturale della mitteleuropa tra la fine della Belle Epoque e la Prima guerra mondiale, si svolge la vicenda di Zeno Cosini, che, a partire da una seduta di psicanalisi, ripercorre i momenti salienti della sua vita: dalla morte del padre all’amore non ricambiato per una fanciulla; dal matrimonio di ripiego con una sorella di lei alla rivalità con il cognato Guido, che muore suicida, alla relazione extraconiugale con Carla. Al cospetto dei profondi cambiamenti della sua società e del mondo circostante Zeno Cosini si dichiara “malato”, anche se la sua malattia è tutta interiore: per lui, “omino” dal piglio ironico e atteggiamento disincantato, “la vita non è né brutta né bella, ma è originale”.