Finalmente a Napoli. Il Maestro Miro Abbaticchio, napoletano di nascita ma barese di adozione, torna nella sua città dopo qualche anno a proporre il suo nuovo concerto. Trailers sarà sul palcoscenico del Teatro Diana il 31 marzo 2023, alle ore 17,30.
Maestro, di che cosa si tratta?
“Sarà un video- concerto per tastiere, computer e immagini, incentrato sulle musiche da film. Un evento multimediale, che proporrà colonne sonore da me trascritte e arrangiate con tecnologie virtuali, sostenute da immagini e video”.
Lei è pianista, oltre che compositore, ha suonato con strumenti acustici per anni.
“Sì. Ho eseguito concerti a due pianoforti per parecchio tempo, realizzando anche composizioni mie, raccolte nei vari album pubblicati “Microm” e poi su “A Quiet Land”, disponibili su tutte le piattaforme digitali.
Ora è passato al digitale. Quali le possibilità delle tastiere elettroniche?
“Le tecnologie attuali permettono di realizzare musiche in maniera strepitosa. Io suono anche con quattro tastiere. Si può eseguire un brano da soli, ma accompagnati da un’intera orchestra. E sembra uscire dalle casse perfino la voce umana”. Premetto che nulla potrà mai eguagliare un’orchestra reale o uno strumento acustico ( e ne sono ampiamente felice), ma la digitalizzazione permette a molti musicisti di comporre con campionamenti virtuali, velocizzando il lavoro.
Si è dedicato soprattutto alle musiche da film. Come mai?

“E’ un repertorio che amo e mi sono reso conto che nessuno lo aveva scelto. Ci sono temi americani ma con una vena d’italianità che mi ha affascinato. Sia si tratti di fantascienza che di horror o dramma. Da Gli intoccabili di De Palma a Inferno di Dario Argento. Ho iniziato nel 1997 proprio a Napoli, al Denza, accompagnando la musica con le immagini. Il battesimo me lo hanno dato poi alcune serate a Villa Pignatelli, dove ho suonato musica classica e colonne sonore. In seguito in altre occasioni nella mia città.”.
Le manca Napoli?
“Molto. Perchè ho qui le mie radici, perché è grande fonte d’ispirazione e anche per una questione di Dna: mio nonno Romolo ha studiato oboe e composizione al Conservatorio San Pietro a Majella, che conserva una sua fotografia ed un banco della cappella a lui dedicato, per volontà di Roberto De Simone”. Per non parlare della stirpe di musicisti a cui apparteneva mia nonna, contralto nel coro del S. Carlo.

E Bari, invece, che cosa le ispira?
“Anche qui ho realizzato bei progetti. Una serie di composizioni per i paesaggi della Puglia (fari, chiese rupestri, sonorizzazioni museali etc.), insieme di musica, suoni e immagini molto suggestive. Ho composto una messa per orchestra campionata e coro polifonico vero per “Notti Sacre”, evento musicale annuale che si svolge nel borgo medievale di Bari. Insomma, anche qui c’è il mare…”
Che cosa ascolteremo il 31 marzo al Teatro Diana?
“Un video-concerto di musiche da film ed un paio di mie composizioni che presento in anteprima a Napoli, facenti parte di una mia prossima pubblicazione. La mia esecuzione è quasi totalmente live, il resto lo elabora il computer opportunamente programmato, utilizzando vari parametri digitali che permettono di ricostruire in studio un’orchestrazione completa, quasi umanizzata. Mentre eseguo, le due mani spesso suonano più sezioni strumentali contemporaneamente, raggiungendo così l’effetto orchestra”.
Quali saranno le musiche che eseguirà?
“Suonerò celebri brani di grandi autori: Vangelis, Zimmer, Emerson, Newman e Morricone. Lo spettatore si immergerà nelle atmosfere di “Odissea nello spazio”, “Il Codice Da Vinci”, “American Beauty”, “X Files” e tanti altri”.
Quando uscirà il nuovo album?

“Molto presto. Sarà un Cd virtuale, diffuso su diverse piattaforme”.