Cecità volontaria con Nest e Ovadia

Anita B.Monti

In programma il 2 luglio 2023 per il Campania Teatro Festival, al teatro Mercadante di Napoli, alle ore 19, Vincenzo Salemme affida alla Compagnia Nest e Diana Or.Is la sua “Premiata Pasticceria Bellavista”, una commedia in prima assoluta interpretata da Francesco Di Leva, Adriano Pantaleo, Giuseppe Gaudino, Stefano Miglio, Viviana Cangiano, Cristel Checca, Dolores Gianoli, Alessandra Mantice. Regia di Giuseppe Miale Di Mauro.

“Premiata Pasticceria Bellavista” è una storia di cecità, di uomini e donne incapaci di osservare la vita e il mondo che li circonda. Il racconto di una condizione sociale e culturale i cui ogni personaggio della commedia è incapace di affrontare il percorso che la vita gli ha messo di fronte e agisce fingendo di non vedere. Non a caso arriverà proprio un cieco ad aprire gli occhi di tutti, a metterli al cospetto della verità che nessuno di loro ha il coraggio di dire.

Paradosso kafkiano che Salemme dipana lungo tutta la commedia con la sua penna leggera, fatta di battute fulminanti e tirate che mettono in risalto un mondo ipocrita e vigliacco, guidato da una voce che viene dall’alto, la voce di una madre, figura creatrice come quella di Dio.

E proprio come faceva Eduardo, Salemme riesce a raccontare attraverso le vicende di una famiglia il mondo intero, un’umanità che cammina con i paraocchi, che ha difficoltà nelle relazioni, che mira solo al profitto personale, che mente spudoratamente. Una storia amara ambientata nel regno del dolce: una pasticceria.

Moni Ovadia

Ancora uno spettacolo sulla “cecità volontaria” con Moni Ovadia. Alle 21.30 al Palco Grande in Villa Floridiana a Napoli, è il protagonista de “Gli occhiali di Sostakovic”, un progetto della compagnia Prima International Company di Angelo Tumminelli, autore e regista Valerio Cappelli, musiche dal vivo di Giovanna Famulari.

Ho pensato agli occhi. Il mio primo pensiero è stato lo sguardo di Sostakovic – scrive Valerio Cappelli nelle note di regia – che sembra scivolare via e invece è impenetrabile, imperscrutabile, dietro le spesse lenti da miope. Sono gli occhiali di chi cerca di mettere a fuoco la verità occulta dal potere. È uno sguardo sul mondo in cui viveva. Ma c’è molto altro. I suoi occhi svelano un uomo passionale, buffo, irascibile, introverso, fragile, acido, timido, riservato, tenace. Tutto, in lui, è contraddizione”.

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