Non è facile raccontare il mondo di Pino Daniele attraverso le sue canzoni che tanti provano ad interpretare non sempre riuscendovi. Non è il caso di Michele Simonelli & Paolo Raffone che hanno da poco presentato “Pino Daniele Opera”, album prodotto da Jonathan Goldsmith, raccolta delle più famose canzoni del Nero a metà suonate da alcuni artisti che hanno collaborato nel tempo con lui: Rosario Jermano, Ernesto Vitolo, Antonio Onorato, Roberto Giangrande, Valentina Crimaldi, Marco Zurzolo, Donatella Brighel, e da alcuni giovani musicisti napoletani.
Il cd contiene tredici grandi successi di Daniele rivisitati in chiave cameristica dal maestro Paolo Raffone, storico collaboratore dell’autore di “Napule è” e di altre perle, interpretate dal giovane musicista e cantante Michele Simonelli. Il ricavato delle vendite finanzierà il progetto “Uno strumento per te”, dell’associazione culturale Record M.E. in collaborazione con l’associazione culturale Donna Regina e contribuirà al restauro della Chiesa di Gesù e Maria di Napoli. L’iniziativa è curata e promossa dall’associazione Euforika Napoli.
Un bel progetto, elegante, che rilegge in chiave cameristica le melodie di Daniele: da “Anna verrà” a “Maggio se ne va”, da “Senza ‘e te” a “Gesù Gesù”, passando per “Alleria” e “Voglio di più”: si ritrova tutta la saudade del “Mascalzone latino”, ricordato dal Maestro Raffone che pubblica le foto con Pino nel suo studio di registrazione per dirigere l’orchestra nel brano “Quaccosa”. “Eri così contento di come fu realizzato! – scrive Raffone all’indimenticabile amico – voglio ricordarti con l’allegria di sempre e con quell’ironia tipica del tuo modo di fare”.

L’idea nasce da una storia di profonda amicizia che legava Pino Daniele e Paolo Raffone, ma soprattutto dalla loro collaborazione che parte dai primi dischi. “Alcuni di quei brani, arrangiati da loro in via sperimentale con un’orchestrazione classica sono rimasti per anni nel cassetto del maestro Raffone, con l’affettuosa promessa reciproca di concretizzare, prima o poi, l’opera. – spiega Michele Simonelli – Facemmo ascoltare allo stesso Pino un brano in questa veste e lui ci esortò ad andare avanti. Dopo la sua morte abbiamo messo da parte per un po’ la lavorazione – prosegue – ma l’entusiasmo dei musicisti, la finalità benefica che è alla base del disco e la nostra voglia di rendere omaggio a Pino in un modo del tutto nuovo ci hanno spinto a proseguire”. Raffone, che cura anche elaborazione ed arrangiamenti musicali, dirige l’organico musicale composto da Michele Simonelli (voce), Alessia Viti (violino), Marco Traverso (viola), Giovanni Sanarico (violoncello), Roberto Giangrande (contrabbasso), Alessandro de Carolis (flauto), Nicola Vitale (clarinetto), Dario Antonio Orso (pianoforte), Cira Romano (arpa), Eduardo Robbio (mandoloncello), Luigi Del Prete (batteria). Ospiti: Antonio Onorato, Ernesto Vitolo, Donatella Brighel, Valentina Crimaldi, Marco Zurzolo, Roberto Giangrande.
La voce di Simonelli è duttile e armoniosa, dotata di notevole escursione, a tratti struggente, e cesella “Chi tene ‘o mare”, che si avvale dell’inconfondibile chitarra di Antonio Onorato, “Sicily”, di Chick Corea, felice dell’arrangiamento che ne fece Pino, “Anna verrà”. Un bel lavoro ispirato e di piacevole ascolto.