Sta accadendo un singolare ma interessante fenomeno a Napoli. Alcuni Maestri della vecchia generazione, parlo di sessantenni e settantenni, hanno ben pensato di trasferire i loro saperi alle nuove generazioni. In qualche caso c’è addirittura il passaggio del testimone.
Un bel coraggio da parte di chi dà e ugualmente da parte di chi riceve. Una lezione di umiltà e di coerenza in rispetto al ruolo che molti artisti si sono assunti fin dall’inizio. Senza cedere a pietosi compromessi o a interessi politici, c’è stato chi ha pensato che davvero la cultura nutre. Se non ci si mangia non è certo colpa di chi ci crede, che la vive e che la propone.
Certo, è comodo accettare proposte eclatanti, spesso illusorie, per acquistare prestigio e stare sotto i riflettori, ma, per fortuna non tutti sono disposti a farlo. Le luci della ribalta prima o poi si spengono, i fondi pubblici passano per altre mani e i fruitori saranno diversi. Il coraggio dell’onestà e della verità è, purtroppo, di pochi.
Se i giovani vorranno davvero creare un mondo a loro misura, nonostante la miseria in cui la società vive oggi, dovranno avere molto coraggio, determinazione e fede in quel che fanno. Solo così potranno scacciare i disonesti e gli approfittatori e promuovere una società pulita, ricca di spirito critico e di fiducia.
Auguriamoci che ciò accada. C’è, anche se è una minoranza, chi riesce e vuole con forza comunicare ancora i valori sani della pace, della convivenza civile, della coscienza collettiva, della solidarietà, dell’amore. Unico vero motore della vita.
Ad maiora!