Il corpo e i social network

Anita B.Monti

DANZA AL TEATRO PICCOLO BELLINI DI NAPOLI. DAL 13 AL 15 FEBBRAIO, “AESTHETICA, ESERCIZIO N° 1”

Una scena
Una scena

Ritorna la danza al Teatro Piccolo Bellini di Napoli. Dal 13 al 15 febbraio, sarà in scena Aesthetica, esercizio n° 1 di Gennaro Cimmino, direttore artistico, anima e fondatore di Körper, compagnia e centro napoletano di danza classica, moderna, contemporanea, che negli anni ha prodotto Francesco Nappa, Federica Musella e tanti altri danzatori che da Napoli hanno preso il volo per platee anche internazionali. “L’idea nasce dall’osservazione della quotidianità, – spiega il coreografo, che ha guidato e lanciato numerose ètoile – studiando il rapporto tra il corpo e i social network. In effetti sono cambiati i gesti, i comportamenti delle persone in quest’epoca così legata alla tecnologia”. Un lavoro, che contiene tutti i linguaggi della scena: la parola, l’azione, la musica. “Affronto il tema del contrasto generazionale, dell’incontro tra i cinquantenni e i trentenni”. Una visione personale dell’attualità ma un lavoro collettivo, di gruppo, come è nello stile della scuola . “Ho lasciato alcune delle loro improvvisazioni perché esprimono bene questo tempo, la dipendenza dal mezzo che vivono. Per me è una nuova follia collettiva, per loro lo stile di vita”. Eppure, Sabatino Ercole, Flavio Ferruzzi, Nello Giglio (formatosi presso Korper), Giovanni Imbroglia, Gennaro Maione, Antonio Nicastro, si dicono “consapevoli” di questa follia, ma condividono l’idea critica del regista. “Non c’è giudizio, però. – chiarisce Cimmino – Il mio è uno sguardo ironico sul contemporaneo digitalizzato, filtrato dalla mia sensibilità e portato in scena”. La danza esprimerà, dunque, gli atteggiamenti, i tic, i ritmi frenetici, “ma pure la staticità” spesso manifestata durante una giornata trascorsa tra il web e il cellulare sempre a portata di mano.

Le musiche originali sono di Vito Pizzo, ma i movimenti sono sottolineati a tratti dai ton delle App da smartphone, quale ad esempio Whatsapp.

Il lavoro vuole essere pure un omaggio a Pier Paolo Pasolini. “Lavorando, ho avuto come una visione. – dice Cimmino – Nel momento in cui la danza esprime la lotta, ho rivisto la sua morte e ho pensato a un’altra possibile verità sul suo assassinio. E’ come se si fosse palesato all’improvviso e l’ho sentito vicino. A quarant’anni da quell’orribile giorno, è bello pensare a lui, che fu il profeta della comunicazione”.

Lo spettacolo sarà replicato a maggio per il trentennale della Sala Assoli del teatro Nuovo (“dove ho debuttato”, ricorda il regista).

“Aesthetica, lezione N° 1” è la prima parte di un trittico dedicato a questo argomento. E le altre?

Sto già lavorando alla seconda. – anticipa Cimmino – Sarà un focus su Napoli con attori e danzatori. Una disamina della città dagli Anni Cinquanta ad oggi. Su come sono cambiati i comportamenti delle persone con particolare riferimento ai generi e all’omosessualità sia maschile che femminile”.

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