Tony Laudadio, affiancato dai danzatori Federico Contella e Martina Nappi, vestirà i panni di Tommaso Campanella per il progetto “Il sogno della ragione”, firmato e diretto da Rosario Diana (primo ricercatore di filosofia all’Ispf-Cnr). La pièce andrà in scena, a ingresso libero, il 24, 25 e 26 maggio 2023 al Centro Domus Ars di Napoli per ricordare i 400 anni dalla prima edizione della Città del Sole, cui si ispira la drammaturgia. Scritta in volgare e poi tradotta dall’autore in latino, fu pubblicata nel 1623 a Francoforte.
La performance unisce teatro, musica e danza in un atto e tre quadri. Su musiche di Daniel Bacheler, Joan Ambrosio Dalza, Vincenzo Galilei, Robert Johnson, Biagio Marini, Francesco da Milano e Percussioni Ketoniche, e nello spazio luci creato da Rossella Coppola, tre corpi recitanti [di cui 2 invisibili] e uno speaker, appariranno in platea per riportare a galla una tesi utopistica. Una storia che ha la sua origine in una prigionia da scontare a Castel Nuovo, nel labirinto di teorie cristiane e fratellanza sociale, abiure, pontificati, torture, citando Platone, Aristotele e Bernardino Telesio.
Nelle intenzioni di Tommaso Campanella il sole equivale a Dio e dunque la sua Città è una repubblica cristiana nello spirito, ma non nella lettera, dal momento che i solariani non conoscono la rivelazione. Attraversando la narrazione che vuole eliminare la crudeltà dell’uomo sull’uomo e che indaga sul “popolo, bestia varia e grossa, ch’ignora le sue forze. “Nello spettacolo – commenta Rosario Diana – il cui titolo trasforma il senso del famoso adagio pronunciato dal pittore spagnolo Francisco Goya sul “sonno” della ragione, ho cercato di sottolineare questo aspetto e di mostrare i pericoli dell’utopia, mettendo in relazione il “sogno” campanelliano, per certi versi aberrante, con la sensibilità del nostro tempo, di cui sono espressione i due danzatori che interagiscono con il protagonista”.