“Il sogno di Lamont Young” di Carignani

Giancarlo Giacci

E’ stato presentato allo IAV club di Napoli “in Arte Vesuvio” il documentario Il sogno di Lamont Young. Il lavoro di Carignani è un omaggio all’uomo Lamont Young e alla sua opera (1851-1929). Napoletano di nascita, di famiglia ricca e cultura inglese, dopo gli studi in ingegneria fatti tra la Svizzera e l’Inghilterra, si trasferì a Napoli che diventò la sua patria di adozione. Uomo di grandissimo ingegno e fantasia senza confini, visionario nella vastità dei sui progetti.

Il documentario si articola su due versanti, quello architettonico e quello descrittivo con interessanti interviste a tecnici e storici napoletani che ricostruiscono le atmosfere e le realtà del tempo. L’autore è riuscito pienamente a mostrare e apprezzare le opere realizzate da Young, viste in una angolazione molto affascinante e spettacolare: la sfortunata sua residenza di Villa Ebe a Monte Echia distrutta da un incendio, probabilmente doloso. Il Comune di Napoli da anni periodicamente annuncia una sua ricostruzione, cambiano le amministrazioni ma l’affascinante e misterioso rudere è sempre lì triste e abbandonato a se stesso.

La locandina

Belle riprese, girate con colori morbidi e con ritmi ben cadenzati, mettono in evidenza luoghi difficilmente visitabili come Villa Lucia con il suo magnifico colonnato neoclassico con inaspettate grotte, gli interni di quello che resta dell’Hotel Bertolini con il suo bellissimo panorama, e l’incredibile eclettismo del Castello Aselmeyer al Corso Vittorio Emanuele, senza dimenticare l’Istituto Grenoble, realizzato in un caldo tufo napoletano.

Il documentario presenta in modo chiaro ed esaustivo anche i progetti non realizzati forse visionari per il giudizio troppo concreto e piatto dei finanziatori inglesi e svizzeri che ebbero paura di seguire un uomo troppo avanti per i tempi. Parliamo della Metropolitana di Napoli, progetto del 1872, del Rione Venezia da realizzare a Bagnoli e del mega albergo a Monte Echia.

Il regista con una certa amarezza rimpiange quel che poteva essere Napoli se solo fosse state realizzata la Metropolitana progettata da Young che, con la sua irriducibile esigenza di autonomia e con l’oscillare tra concretezza progettuale e utopia, sottovalutò le difficoltà e il tempo necessario per trovare i finanziatori prima che scadessero i termini di presentazione del progetto, dopo grandissime difficoltà, che era stato già approvato dal Comune. Peccato, si sarebbe potuto trasformare l’utopia in realtà con enorme vantaggio per la Città, una occasione irripetibile persa.

Un lavoro ben realizzato in tutte le sue parti e pieno di atmosfera.

Il documentario è stato realizzato grazie ad un Crown Found

con il contributo della Regione Campania.

Scritto e diretto da Francesco Carignani

Fotografia di Luigi Scaglione

Musiche di Pellegrino Snichelotto

Montaggio di Luigi Scaglione

(Nella foto Castello Aselmeyer)

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