“Il Teatro vero è già di per sé sociale”, precisa Gianfranco Gallo, spiegando il suo nuovo progetto, che di sociale ha tanto. Per un attore, autore, regista e cantante come lui, che in teatro è nato e cresciuto, è indispensabile creare opportunità, soprattutto per i giovani. Vede la luce un’idea nuova. Nasce “Il Teatro d’e saltimBanchiNuovi” da lui diretto e che porta nel nome il luogo e l’indirizzo.
“La mia idea – spiega – è quella di offrire spettacoli di qualità, realizzati da professionisti ai ragazzi che, altrimenti, potrebbero perdersi o vivere per strada”.
Lo spazio che ha individuato si trova al Largo Banchi Nuovi a Napoli, nella splendida chiesa seicentesca dedicata ai santi Cosma e Damiano. Restaurato e ora appartenente all’Ordine degli ingegneri, il locale contiene 150 posti. Qui, Gianfranco, insieme con due associazioni di volontariato locali, lo Spartak San Gennaro e Sgarrupato, organizzerà un programma di spettacoli, concerti, eventi e laboratori per gli abitanti del quartiere, e non solo.
“Solitamente – precisa – quando si chiedono contributi artistici, rispondono quasi sempre compagnie amatoriali. Io invece posso dire che numerosi colleghi hanno aderito al mio invito, da poco, quando ho presentato il corto sullo Spartak, “Il fuoco nella balena”. Alla Domus Ars risposero Ciccio Merolla, Monica Sarnelli, Gigi Finizio, Shaone e Op.rot, Dario Sansone, Bruno Colella de La Maschera, Alan De Luca, Paese mio Bello. Oltre che, tramite un contributo, Alessandro Siani. Si sono detti disponibili anche per le prossime iniziative”.
Qui, dunque, si farà spettacolo per raccogliere fondi a favore delle due associazioni con cui l’artista collabora già.Un momento
L’apertura de Il Teatro d’e saltimBanchiNuovi è fissata per il 20 settembre 2024, con un concerto dedicato a Pino Daniele, proprio vicino alla stradina che porta il suo nome. Fuori saranno installati monitor giganti per chi non troverà posto.
Per Gianfranco Gallo, che ha cominciato giovanissimo, non sarà difficile accrescere il gruppo. “Purtroppo pare che il teatro non esista più. D’estate si spacciano per rassegne teatrali tutt’altri generi. Magari cabaret, o qualcos’altro. Le nuove tecnologie stanno trasformando metodi e contenuti e a volte non è possibile nemmeno distinguere quel che è vero e quel che non lo è. Mi sembra la fine della realtà. Però, – continua – i giovani capiscono la differenza. Lo dico a ragion veduta. Qualche sera fa, al Festival di San Sebastiano al Vesuvio, ero in scena con il mio ultimo spettacolo “Reginella”. La serata è andata bene. Ma non solo: dopo, ho ricevuto molti messaggi di complimenti e di ringraziamento”.
Perciò, il neonato progetto, Il Teatro d’e saltimBanchiNuovi, tramite un protocollo sottoscritto con Luigi Vinci, presidente della Fibart (Fondazione Ingegneri per i Beni Culturali, Arte e Tecnologia), lo dovrà dimostrare. “Ad ogni workshop, spettacolo o evento, una parte dell’incasso sarà devoluto alle due associazioni, che lo portano avanti con me. Non più Arte e Sociale episodicamente in connessione, ma pezzi di uno stesso motore. Napoli troppo spesso è ancora Camorra. Ma non è più solo questo, è una città nuova, dove tutto forse potrebbe rinascere, l’occasione di ridestarsi la devono avere tutti”.
Molto impegnato in estate a teatro e al cinema con il film della Comencini, rivedremo Gianfranco Gallo nella prossima stagione del Teatro Trianon/Viviani con “Il bacio sulla fronte”.
“E’ uno spettacolo dedicato a due grandi: Massimo Troisi e Francesco Nuti, che ho sempre amato molto per la sua comicità poetica e che un episodio importante, che racconterò, ha unito nella vita”.