Ha pubblicato lo scorso anno “Che vita ragazzi che vita”, edito da Luca Torre, autobiografia di vita di bordo ed esce già con un nuovo libro, stesso leit motiv: “Sì, viaggiare. Il turismo opportunità di crescita sociale”. Alberto Alovisi, già collaboratore di Il Denaro, Lo Strillo, oggi direttore di Terronian Magazine, deve la sua ispirazione alla sua lunga militanza in qualità di Commissario di bordo di navi commerciali e da crociera. Ex presidente dell’Associazione Direttori d’Albergo, è da sempre attento all’argomento turismo e accoglienza.
Nel suo nuovo lavoro si interroga su quale sia la relazione tra turismo e vita sociale, quali le ricadute in termini occupazionali e ambientali. Interessante saggio di respiro sociologico, prefato da Nino Daniele, assessore alla Cultura e al Turismo del Comune di Napoli, “Sì, viaggiare” offre suggerimenti per consentire al turismo di far crescere il Paese. L’interesse del turista moderno – scrive Alovisi – non è quello di intromettersi nelle questioni della comunità, ma più in generale della conoscenza della cultura e delle tradizioni, di fruire di tutte le risorse presenti sul territorio, di soddisfare nel migliore dei modi possibili le esigenze personali che si manifesteranno durante il soggiorno. Perché vuole lasciarsi alle spalle i problemi di tutti i giorni, spezzare la routine della vita quotidiana.
Alovisi individua lo stretto rapporto tra turismo e mobilità, sottolineandone anche le criticità. Si tratta di un settore in continua espansione e diversificazione della domanda e dell’offerta; il valore aggiunto del comparto ricettivo alberghiero ed extralberghiero negli ultimi anni è aumentato in modo significativo. Il volume offre uno spaccato di come siano cambiate le esigenze dei turisti che più di ogni altra cosa desiderano sentirsi accolti, mai “stranieri” ma visitatori e scopritori di altre culture e differenze, in pieno relax e godimento dei luoghi.