Le musiche del mondo hanno caratterizzato questa edizione del Nocera Jazz Festival, con la direzione artistica di Mario Berna. Gran finale, il 25 luglio, al Teatro Diana di Nocera Inferiore, con Judith Hill, vocalist, polistrumentista e compositrice americana.
L’accompagna una band di splendidi musicisti e “familiari”, composta dal padre Robert Lee “Pee Wee” Hill al basso, dalla madre Michiko Yoshimura all’organo, tastiere e sintetizzatore e da John Staten alla batteria.
BIOGRAFIA
Hill è cresciuta respirando musica con i suoi genitori talentuosi artisti. Prima di intraprendere la carriera da solista, è stata corista di Michael Jackson, con il quale ha cantato in duetto “I Just Can’t Stop Loving You” nei concerti londinesi, e di Stevie Wonder, Anastacia e Mike Oldfield, di Rod Stewart e Robbie Williams.
Judith, al fianco di John Legend e Michel Polnareff, richiestissima vocalist e autrice, vanta un grande maestro, mentore e amico, Prince, che le ha co-prodotto il suo debut album, “Back in Time”. “Prince è colui che mi ha insegnato tutto”, afferma. Il percorso musicale dell’artista è raccontato dal film “20 Feet From Stardom”, di Morgan Neville.
IL CONCERTO
Molti la paragonano ad Aretha Franklin, ma il confronto le fa torto poiché la voce di Judith è personale. Intensa, dai meravigliosi acuti e trilli, estesa, melismatica, blues ma anche rock e funk, cesella canzoni con consumata maestria. La supporta la sua strepitosa band, musicisti di primo piano che incantano. Judith presenta sue canzoni dal nuovo album, “Letters From The Black Widow”. In concerto a Nocera inanella “Hey Stranger”, “Power”, “Turn Up”, “Black Widow”, “Burn”, “Kid”, “Runaway”, “Dame De La Lumière”, “Pepper”, “Give Your Love”, “Fire”, “Cry Cry Cry” e ancora altri brani.
L’artista spazia dal jazz-rock al blues, dal funk al soul all’r&b, dal gospel all’hip hop, nel suo stile originale che ha triturato la lezione del genio di Minneapolis e delle regine del jazz.
Alla voce grintosa da consumata vocalist, al suo stile moderno, fresco e vibrante, aggiunge la bravura di chitarrista, con tiratissimi assoli, alternandosi alle tastiere. E non si risparmia nemmeno dopo l’energico show, per incontrare il pubblico entusiasta, che ha assistito ad un concerto straordinario, una piccola perla.
(foto di Pietro Previti)