La maschera è il tema del Ginesio Fest

Anthea Principe

La quarta edizione del Ginesio Fest si svolgerà dal 18 al 25 agosto 2023, presso la città omonima, in provincia di Macerata. Il Festival teatrale diffuso, vedrà la cittadina trasformata in un palcoscenico circondato dalle storiche mura medievali.

Tanti i protagonisti: Filippo Timi, Roberto Latini, Francesco Mandelli, Compagnia dei Gordi, Giuliana Musso, Piccola Compagnia Dammacco, compagnia Asterlizze di Alba Porto e Mauro Bernardi, Remo Girone e tanti altri.

Punta di diamante dell’intero programma è il Premio San Ginesio “All’arte dell’Attore”, assegnato da una giuria presieduta da Remo Girone.

Ha dichiarato Isabella Parrucci, direttrice generale della manifestazione: “Il Ginesio Fest offrirà uno spazio unico per esplorare il mondo della recitazione e allo stesso tempo sarà garante per la rigenerazione sociale, culturale ed economica di un intero territorio”.

Ginesio Fest. “La buona educazione”. Foto di Luca del Pia

Per me, uomo di teatro e Direttore Artistico del Ginesio Fest, – dice Leonardo Lidi – la scelta è stata facile: La maschera del Santo Patrono sarà la maschera del nostro Festival. Sì, la maschera è un concetto di assoluto interesse oggi, e soprattutto domani”.

Nella costruzione di questo percorso teatrale incentrato sulla maschera, la direzione artistica punta sempre la sua attenzione sulla drammaturgia contemporanea, che affronta il linguaggio del presente.

La Scimmia (18 agosto ore 21.00) è il primo spettacolo, il secondo sarà “Mio Eroe” (20 agosto), spettacolo che racconta le maschere di dolore delle madri durante la guerra. Altro pianeta da esplorare insieme è quello proposto dalla Piccola Compagnia Dammacco. Le loro maschere del presente sanno essere divertenti e paradossali, sanno raggiungere vette di drammaturgia altissime con storie semplici e mai facili. Due saranno i loro spettacoli: “Esilio” (19 agosto) e “La buona educazione” (21 agosto). “Sulla morte senza esagerare” (22 agosto), spettacolo di esordio della Compagnia dei Gordi. Seguirà un momento di riflessione. Francesco Mandelli sarà in scena con Talk Mask (22 agosto ore 22.30). Francesco Mandelli, ha creato maschere in grado di coabitare in cinema, teatro e televisione. Sarà poi la volta di un altro artista di rara sensibilità: Filippo Timi, che creerà, insieme al laboratorio e al borgo, due momenti fondamentali per questa speciale edizione.

Il laboratorio che terrò al Ginesio Fest – orecisa Filippo Timi –porta un titolo molto evocativo: Per te farò sanguinare i fiori del paradiso (la maschera del desiderio). Questo nasce perché, riscrivendo Il paradiso perduto di Milton ho immaginato che da sempre questi angeli hanno gli occhi chiusi perché qualcuno gli ha detto che se li avessero aperti, sarebbero rimasti accecati”.

L’idea della serata/spettacolo del 23 agosto (ore 21.00) nasce da una suggestione che parte da Koltès. “One shot show” di Filippo Timi e Lorenzo Chiuchiù con Filippo Timi, Matteo Prosperi e tutti attori della scuola dello Stabile di Torino. Un uomo è insoddisfatto di essere uomo e insoddisfatto di essere animale. Davanti a un uomo insoddisfatto di essere uomo e insoddisfatto di essere animale. “Lo stesso rapporto che c’è tra attore e spettatore, è imprescindibile uno all’altro. Lo spettacolo diventa un esorcismo, una invocazione al miracolo, gli attori come geroglifici. I ruoli come simboli”.

La programmazione prosegue il 24 agosto con Roberto Latini con il suo Venere e Adone.

La “carta degli Imprevisti” sarà pescata a Torino con la compagnia Asterlizze di Alba Porto e Mauro Bernardi. Partendo dalla maschera come strumento tecnologico, Asterlizze invita a un viaggio personale: indossando un visore ci si catapulta nella cameretta di una ragazzina.

Ginesio Fest. “Sulla morte senza esagerare”

Uno spazio speciale del festival sarà dedicato all’infanzia e all’adolescenza. Un’occasione per i più piccoli per avvicinarsi al mondo delle arti performative attraverso laboratori e spettacoli. Il programma sarà curato da Vera Vaiano.

Tutte le compagnie in programma propongono anche laboratori quotidiani per bambini dai 6 ai 12 anni, grazie alla collaborazione tra il Festival e le scuole del territorio Gli adolescenti tra i 13 e i 19 anni sono invitati a partecipare ad un laboratorio intensivo di 5 giorni (18/22 agosto) che si conclude con una restituzione finale il 23 agosto. Le attrici Elena Fioretti ed Elena De Carolis propongono il laboratorio “Landscape”: una formazione intensiva in cui gli allievi tracceranno una mappa emozionale di San Ginesio, con performance dal vivo finale.

Interessanti anche gli appuntamenti con le Letture – all’ora del tramonto – di Remo Girone.

Inoltre, fino al 26 luglio sarà possibile visitare la mostra – presso il Loggiato dei Lumi – Maschere in Mostra, un’esposizione d’arte di maschera teatrali Manufatti di proprietà dell’attore e collezionista Leonardo Gasparri. in diversi materiali come cuoio, legno, cartapesta, lattice e tecniche miste, e di diverse origini geografiche: Europa, America latina, Indonesia e Africa.

Il Ginesio Fest è parte di un progetto di rigenerazione urbana, il “Borgo degli Attori”, in cui le arti teatrali sono strumenti di inclusione e accesso alla cultura, nonché canale di sviluppo economico.

 

 

 

 

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