Luciano Ferrara. Fotoreporter free-lance, a partire dagli anni Settanta, documenta le lotte dei movimenti politici e sociali tra Napoli e il mondo, collaborando con i principali giornali italiani e stranieri. Coordina la pubblicazione del volume e la realizzazione della mostra itinerante Un altro mondo è possibile in cui si raccontano le condizioni dell’uomo ai margini della realtà: la protesta giovanile, le fabbriche e i disoccupati napoletani, il movimento no global.
Il bianco e nero frontale, la fiducia e l’empatia del soggetto rappresentano solo gli strumenti per portare avanti una ricerca visiva sulle minoranze. Per trent’anni frequenta e fotografa i femminielli di via Toledo, del Rettifilo, della Sanità: res e bis – cosa doppia-, un fenomeno singolarmente partenopeo, figlio di una tradizione popolare che trova riscontro persino in Virgilio, piuttosto che semplici viados di una metropoli moderna. In posa, gli occhi sfrontati in macchina, lo scatto scabro e senza artificio, la promiscuità prepotente della fotografia potrebbe essere uscita dalle riviste d’avanguardia degli anni Novanta I-De The Face, potrebbe emergere dalla sensation dei Young British Artists. Invece appartiene alla storia e alla vita di Napoli.