Nadia Andel’stam ricorda il poeta sparito nel gulag

Redazione

Il 29 marzo 2023 alle ore 17, il MANN, Museo Archeologico Nazionale di Napoli e ICRA Project, diretto da Lina Salvatore e Michele Monetta presentano il romanzo di Giovanni Greco, docente all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio d’Amico, a Roma e all’Accademia di Mimodramma / ICRA Project, a Napoli dal titolo: Bruciare da solauna notte di Nadia Andel’stam con i suoi fantasmi.

Interverrà la professoressa Silvia Acocella docente di “Letteratura italiana contemporanea” all’Università Federico II di Napoli. Letture sceniche a cura di Susanna Lauletta e Fabrizio Botta.

Sinossi

Ventisette dicembre 1968: Nadežda Jakovlevna Khazina, vedova del grande poeta Osip Mandel’štam, ricorda. È il suo compito, ricordare. Da quando, trent’anni fa, suo marito Osip è stato definitivamente inghiottito dal gulag; da prima, da molto prima, quando pubblicare le opere dell’autore «sgradito» era diventato impossibile, farle circolare pericoloso, e solo alla memoria di Nadja era già affidata la sopravvivenza di quei versi proibiti. Ricorda, Nadežda, e dialoga con i fantasmi che sempre, per sempre, la circondano…

Dando voce alla compagna di vita, arte, confino di Osip Mandel’štam, Giovanni Greco crea uno straordinario monologo che diventa spesso un coro, quando al canto della donna si uniscono, oltre al suo Osja, i tanti compagni degli anni terribili delle purghe staliniane, un’intera generazione di scrittori e di artisti soffocata, esiliata, trucidata (talvolta suicidatasi o «suicidata»): da Pasternak ad Achmatova a Cvetaeva e tanti altri ancora.

Il logo di ICRA project

E restituisce il dramma di un’epoca, nel passaggio dall’entusiasmo rivoluzionario all’angoscia quotidiana di una vita isolata, trascorsa nel terrore che il vicino, l’amico, ti possa tradire o che il Sistema, colpendo a casaccio, prenda proprio te. Eppure, dal ricordo ostinato di Nadja emerge qualcosa: la poesia, oltre a essere in grado di far tremare i potenti, è anche in grado di sopravvivere alla loro furia. E a loro stessi, destinati, loro sì, a svanire dalla memoria degli uomini.

Ingresso libero

 

 

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