di Diletta Capissi
Con “Napule’s Power”, il Teatro Trianon Vivian di Napoli, diretto da Marisa Laurito, ha inaugurato la stagione con una entusiasmante partecipazione dei maggiori protagonisti della scena musicale partenopea, in un concerto di beneficenza a sostegno degli alluvionati di Faenza.
La manifestazione, curata da Renato Marengo e da Lello Savonardo, in collaborazione con il Meeting delle Etichette indipendenti, è stata dedicata a Giovanbattista “Giogiò” Cutolo, il giovane suonatore di corno ucciso a Napoli brutalmente.
Sul palco si sono esibiti tantissimi artisti, quali Eugenio Bennato, Giovanni Block, Maurizio Capone, Roberto Colella (la Maschera), Enzo Decaro, Tony Esposito, Enzo Gragnaniello con Piero Gallo ed Erasmo Petringa, Jovine, Lucariello, Pietra Montecorvino, Antonio Onorato, Jenny Sorrenti, Patrizio Trampetti e Marco Zurzolo. Hanno concesso la loro adesione molti altri artisti, impegnati però altrove.
una serata condotta attraverso i racconti e gli aneddoti del giornalista e produttore musicale Renato Marengo, che ha ripercorso, insieme a Savonardo, docente di “Comunicazione e Culture Giovanili” della Federico II, la storia delle avanguardie musicali napoletane passate e recenti.
“Napule’s Power” è stato un movimento di coscienza degli anni ’70”, ha detto Eugenio Bennato. Enzo Decaro, accompagnato da Antonio Onorato, ha recitato la poetica di Pino Daniele. Un excursus intenso e ritmico di musiche e parole, di riflessioni molto forti sulla contemporaneità e sui problemi che affliggono la città di Napoli e le nuove generazioni.
Marco Zurzolo ha invitato le istituzioni pubbliche e scolastiche ad agire con più determinazione nell’azione di recupero dei ragazzi che non frequentano la scuola. Giovanni Block si è soffermato sul lavoro nero dei giovani che per pochi soldi spesso sono costretti ad accettare impieghi che mettono a rischio la loro vita. Lucariello invece, ha parlato del suo impegno nelle carceri minorili di Airola e di come la musica possa costituire un’azione importante nel recupero dei ragazzi a rischio.
Insomma, una maratona artistica accorata e vitale svolta in collaborazione con il Mei – Meeting delle Etichette indipendenti, diretto da Giordano Sangiorgi.
L’incasso della serata, è andato ai musicisti faentini e alle realtà musicali alluvionate attraverso Audiocoop, l’associazione di categoria nata in seno al Mei, e il Comune di Faenza, che hanno già raccolto decine di migliaia di euro.