Per Maria Vergine

Teresa Rovani

“Che cosa spinge ad accettare la vita che ci è toccata in sorte? Quanto di quello che accade è già scritto negli sguardi e nei gesti che disegnano la nostra personalità? Un giorno qualcuno si prende la briga di definirci, incasellarci in una forma e l’incongruenza tra quello che pensiamo di noi e quello che gli altri vedono diventa la nostra peggiore malattia”.

In scena Teatro alla Garbatella di Roma, dal 19 al 24 aprile, con Maria Sole Mansutti, Maria. Storia di una bambina speciale, scritto e diretto da Paolo Civati, trae ispirazione dalla vita della Vergine.

“Una ragazza qualunque, ma voluta da tutti; ascoltata da tutti, da subito, da troppo presto. – spiega l’autore – Una ragazza destinata a non essere considerata qualsiasi, tranne che da sé stessa. Un’anima scelta per accogliere, amare, ascoltare suo malgrado. Una che ride fortissimo, più del sole d’estate, e che porta dentro se il seme della speranza per l’intera umanità.Una luce nelle tenebre che celano le solitudini di molti. Il buio per altri che hanno scelto di non vedere, o di vedere altrove.Ma soprattutto è la storia di una ragazza buffa che vive in un mondo molto diverso da come lo percepiscono tutti, e a cui tocca in sorte di essere “speciale”.

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