Premio Iguana: cultura e memoria

Redazione

La scrittrice Anna Maria Ortese
La scrittrice Anna Maria Ortese

IL PROGETTO E’ NATO NEL SOLCO DEL PENSIERO DI ANNA MARIA ORTESE

 

Si svolgerà il 26 giugno la premiazione dei vincitori della terza edizione del Premio letterario L’Iguana, progetto dedicato ad Anna Maria Ortese, promosso da una rete di istituzioni creata dall’Associazione Eleonora Pimentel di Napoli e dall’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici di Napoli. “Abbiamo realizzato una sinergia necessaria fra ospiti italiani e stranieri nella convinzione che il Dialogo sia l’unica possibilità per una vera democrazia”, spiegano le ideatrici Lucia Daga, Esther Basile e Maria Stella Rossi.

Il progetto che vanta l’Egida del Parlamento Europeo e il Patrocinio Morale della Presidenza della Camera, si tiene, infatti, in gemellaggio con l’Istituto di Cultura armena d’Istanbul, con il professore Boghos Zekiyan e con una lunga serie di associazioni, biblioteche, archivi storici nazionali.

E’ ospitato dal Castello della famiglia Daga Scuncio di Prata Sannita, luogo carico di storia, che “coniuga l’importanza della Cultura con quella della Memoria”.

Il concorso, si articola in sei sezioni: poesia edita e inedita, narrativa e saggistica, fotografia, composizione musicale, realizzazione di un corto-video. I lavori, giunti da ogni parte d’Italia, sono stati selezionati da una giuria di esperti in ciascuno dei settori.

 

PREMI

Saranno assegnati per ogni sezione riconoscimenti personalizzati: pergamene, libri e oggetti di rinomata produzione artistica, campane della Pontificia Fonderia Marinelli e produzioni d’Arte dello Studio Zaccarella e di Santillo Martinelli.

E’ prevista per i primi vincitori di ogni sezione, una serie di scambi culturali, organizzata fra Prata Sannita, Narni, Isernia e Nola con visita alle Basiliche di Cimitile.

In calendario la presentazione del libro vincitore, della silloge poetica e la proiezione del corto vincitore presso l’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici con sede in Napoli.

 

IGUANA PERCHÈ

Il libro da cui è tratto il nome del Premio
Il libro da cui è tratto il nome del Premio

L’iguana, in natura, è un essere dall’aspetto assai poco attraente. Nelle pagine di Anna Maria Ortese, invece, essa diventa ibridazione mitica e assume l’aspetto, umano e zoomorfo assieme, della protagonista dell’omonimo romanzo.

L’iguana è figura densa di pietà e di emozioni, che cela, tra le sue grinze e le sue squame assunte a valore di rughe di donna partecipe e dolente, tutto il pudore di teneri sentimenti e tutta la consapevolezza penosa della sofferenza della vita. Questa nuova figura mitica diventa emblema di tutte “le creature belle che pure ci sono, (ma che) noi conosciamo poco, troppo poco”.

Queste “creature”, dunque, al di là del loro aspetto esteriore, sono l’unica difesa dell’umano contro un mondo disattento e superficiale, che si rivela essere sempre più, come ci indica ancora l’Ortese, “una forza ignota, tremenda, brutale.”

Per tale motivo ci piace assumere proprio l’ “iguana” come simbolo cui intestare il nostro Premio di Arte e di Poesia. Essa saprà accompagnarci nell’intento di contrastare l’agguato della nuova barbarie che mercifica la Parola, che la rende asservita all’amplificazione dei mass-media nell’assenza di un nuovo serio e libero statuto critico. Ci aiuterà, così, a vincere la disattenzione crescente per la riflessione del profondo, che tanto allontana dalla più autentica cifra dell’humanitas e dell’impegno civile.

 

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