Il teatro Sancarluccio di Napoli celebra quarant’anni di attività e lo fa “dedicando” il cartellone agli artisti che ne hanno fatto la storia. Lo spiega Egidio Mastrominico, direttore della sala di San Pasquale, illustrando la variegata stagione. A Pina, dunque, e a Franco, i patron, ma anche a Massimo, a Mario, ad Angelo, a Lucia, ad Aldo. Dai Cabarinieri a Troisi, passando per Moscato, Rivieccio, Lo Cascio, Benigni e tantissimi altri. Dal cabaret (quello vero) al teatro civile, alla poesia, alla musica.
Ventiquattro spettacoli in programma, secondo due linee guida: l’accoglienza e il territorio con “Napoli games”.
Apre il 28 ottobre la padrona di casa: Pina Cipriani presenta “Io li festeggio così”, viaggio nella storia del loro repertorio musicale. Un trittico sui generis celebra l’Unità d’Italia per la sezione “Fratelli d’Italia”: “Se Garibaldi scende da cavallo” di Maurizio Garuti; “Risorgiomento pop” di Daniele Timpano e Marco Adreoli; “Vincenzo Peruggia – la storia dell’uomo che rubò la Gioconda” di Giovanni Epis. Il periodo natalizio sarà dedicato alla musica tradizionale con il ritorno di Pina Cipriani e alla “Tombolata show” condotta da Emilio Massa.
Per il teatro civile, vanno in scena “Bimbi in bilico” di Pippo Cangiano, due atti unici sul maltrattamento all’infanzia; “In nome del padre” (sulla violenza domestica); “Quinnicina” di Luca Nasuto (che indaga sul fenomeno della prostituzione negli Anni Cinquanta); “Abbandonata” di Vittorio Adinolfi (vicenda noire di vita familiare); “Storie di donne, d’amore e di legge” (sulle figure femminili di Boccaccio) con Carolina Gentili diretta da Paolo Bussagli; “La insolita lezione del professor O.T.” di Massimo Maraviglia, un testo che nasce dall’incontro del mito di Orfeo con il terremoto.
Non manca la poesia. Prodotto dal teatro Il Primo, interpretato e diretto da Arnolfo Petri, “Versi spezzati” di Gioconda Marinelli e Angela Matassa, viaggio nelle storie e nei versi di celebri poetesse suicide; poi “Leopardi shock” di e con Lorena Senestro.
Anche la tradizione è ben rappresentata dai classici rivisitati come “Rosalina” di Giovanni Piscitelli, ispirato a Romeo e Giulietta. “Don Anselmo Tartaglia” di Roberto Capasso, cui si affiancano “Delitto diletto in teatro” di Maurizio Capuani (giallo che tratta lo scontro tra generazioni teatrali, testo finalista alla XV edizione del Premio Troisi); “Riccardo III” di e con Oscar De Summa. E ancora, “Intercityplus-la via Crucis di un povero Cristo” di Carmine Borrino, “Dissenten”. “Il potere di Zahhak”, le donne di Pulcinella e quelle dell’Iran, Karl Valentin, Brecht, Hesse Woolf, Euripide, miti e leggende partenopei.
Un programma che si arricchisce di molte altre iniziative: i lunedì della poesia, i laboratori, le mattinate scolastiche, la musica con Convivio Armonico e Autunno Barocco con aperitivo, “Sorseggiandautore”, incontri e scambi con i protagonisti, “Sancarluccio/Rewind”: proiezioni video degli spettacoli delle scorse stagioni.
Anche la proposta commerciale è varia, si va dai dodici euro della Card ai 150 euro dell’abbonamento sostenitore.