Nella rassegna “I colori della musica” al Teatro Sannazaro di Napoli il 27 novembre 2024 torna James Senese. Il grande musicista approda nel teatro di Chiaia con una tappa del suo tour, “Stiamo cercando il mondo”, dal titolo del suo ultimo cd.
Con lui, voce e sax, suona un’affiatata band composta da Alessio Busanca alle tastiere, Rino Calabritto al basso, Fredy Malfi alla batteria.
JAMES SENESE
Classe 1945, da oltre cinquant’anni è sulla scena musicale, forte di una grande storia che lo ha visto fondatore degli Showmen con Elio D’Anna, Mario Musella, Franco Del Prete e, in seguito, dei Napoli Centrale con lo stesso Del Prete.
Protagonista di quella rivoluzione culturale che è stata il Neapolitan Power ha scritto canzoni ispirate, mai piegato a compromessi, fedele alla sua favolosa vena creativa. Il film-documentario “James”, di Andrea Della Monica, del 2020, celebre il grande artista napoletano.
Nel suo background i maestri assoluti del R&B, del jazz come Miles Davis, John Coltrane, Lester Young, Coleman Hawkins e della canzone napoletana, come Sergio Bruni e Mario Merola.
Nel suo “Storie e poesie di un mascalzone latino”, scrive Pino Daniele, amico fraterno del musicista, che “Senese ebbe un ruolo importantissimo, le sue composizioni furono il primo esempio di “contaminazione tra musica americana e napoletana…”.
Nasceva il movimento rock-blues napoletano, di cui si fece promotore Raffaele Cascone con la sua trasmissione radiofonica “Per voi giovani”.
IL CONCERTO
Al Sannazaro Senese offre un favoloso viaggio nella sua musica storica e nuova, tra brani cantati e strumentali, tra tradizione napoletana riletta in chiave blues, jazz-funk e latin, con una forte sezione ritmica. Sempre incredibili i suoi vocalizzi, i suoi assolo di sax, supportato dall’ottima band.
Senese definisce Pino Daniele “uno dei più grandi poeti del 2000, 3000 e 4000. Pino era avanti, aveva qualcosa dentro che gli altri non avevano, che non tutti capivano. Tranne me”, afferma prima di dedicargli una magnifica “Chi tene ‘o mare”.
Il pubblico ritrova “Ecce homo”, “Campagna”, “Acquaiò l’acqua è fresca”, “Simme jute e simme venute”, “Stiamo cercando il mondo”, “Senza libertà”, “Dint ‘o core”, struggente melodia dedicata alla moglie scomparsa due anni fa.
La musica dell’artista è sempre un canto di amore e di rabbia contro le ingiustizie sociali, un inno a Dio a far sì che non accada più la morte di bambini innocenti, “’o maletièmpo d’e guerre”.
Sempre carismatico, pieno di energia a dispetto della sua età anagrafica, Senese insegna ancora come si scrivono canzoni ispirate, potenti nei testi e nel sound e, soprattutto, come si calca il palcoscenico.
Calorosi applausi del pubblico che non andrebbe mai via.
(ph. di Maresa Galli)