Un clima intimista, una seduta di psicoterapia che farà da scena a tutto lo spettacolo. Ore 21.15: su il sipario per lo show di Peppe Iodice che, sul palco insieme al regista/terapista Francesco Mastandrea, dà il via alla stagione teatrale del Teatro Cilea di Napoli. Lo spettacolo, in una veste rimodernata, è quello giunto alla sua terza edizione: “So’ Pep… sempre di più”. In scena da giovedì 7 novembre 2024, alla prossima domenica. Nella prima parte dello show del comico napoletano si ironizza su temi di stretta attualità: dalla chiacchieratissima opera di Gaetano Pesce sita a piazza Municipio alle guerre. Dalla pandemia alla crisi economica, dal terremoto alle piccole grandi paure quotidiane.
E così, denunciando una mala informazione che tende sempre a “terrorizzarci”, Peppe Iodice nella sua seduta di psicoterapia con l’amico Mastandrea, ironizza non solo sulla cattiva informazione, ma anche sulla mala sanità. E ancora sull’IT ALERT che ha terrorizzato tutti all’improvviso sui cellulari. Sui maldestri schemi di evacuazione in caso di terremoto o altra catastrofe naturale. Così, tra una risata e l’altra, si affrontano temi scottanti. E si parla di come si sia passati “magicamente” da un giorno all’altro dalla pandemia da Covid 19 alla guerra in Ucraina. Per poi accantonarla dal punto di vista mediatico, in favore di quella in Israele. Ritmo serrato e risate assicurate per un primo tempo frizzante che si chiude con l’interazione con il pubblico.
Dai toni più dimessi e nostalgici il secondo. Che inizia con i ricordi dell’infanzia di Peppe, che lo porta a paragonare il rapporto genitori – figli e quello ragazzi – professori negli ultimi anni. Di quanto i genitori fossero più severi con noi e riverenti con i professori. Il contrario di quello che accade oggi. Esattamente come due anni fa, lo spettacolo “So’ Pep… sempre di più” si chiude nella memoria del padre. Un finale troppo nostalgico che non rende giustizia ad uno show esilarante.
