Chi conosce l’impegno culturale della filosofa Esther Basile, sa che i suoi scritti mostrano una ricerca complessa, profonda, di fatto originale e unica. Dopo i saggi dedicati ad Anna Maria Ortese, Gerardo Marotta e Pier Paolo Pasolini, la scrittrice attraversa il pensiero e l’azione di Oriana Fallaci, sfida non facile, nel suo Oriana Fallaci indomabile, edito da Homo scrivens.
Il poeta Elio Pecora nella prefazione al libro, scrive: “Di Esther Basile sono più che note le qualità di studiosa e insieme di promotrice e curatrice di eventi. Tanto nei suoi libri che nelle sue giornate la filosofia, come pensiero mai fermo e come inesausta domanda, s’accompagna e si palesa per divenire esistenza consapevole, scelta ardua e vitale”.
In questa sua nuova opera c’è tutta la Fallaci, la giornalista fiorentina celebre nel mondo, apprezzata, discussa, scomoda, contestata, con la sua straordinaria vita, libera da compromessi e forzature. Tra le pagine ci sono stralci di articoli, testimonianze, citazioni, il giornalismo politico (sul conflitto arabo-palestinese, sulle guerriglie in Sudamerica, sui conflitti in Asia), di guerra (unica giornalista italiana inviata in Vietnam), il rapporto con gli intellettuali, le interviste dirette, innovative, impossibili per gli altri, per lei no. A lei niente era precluso: riuscì ad avvicinare personaggi politici intoccabili. Per la Fallaci una buona intervista doveva infilarsi, affondarsi nel cuore dell’intervistato. Tutto di Oriana, lei che intervista se stessa, i libri, i reportage, lei prima dell’11 settembre 2001 e dopo. La malattia, il rapporto complicato con il cancro, la fine.
E’ difficile definire un personaggio del genere dalla forte personalità, identità, caparbietà: la Basile sceglie come aggettivo “indomabile” e sicuramente ha ragione. Oriana fu una delle poche donne a farsi strada in un universo maschile, con un modo innovativo di intervistare, di scrivere, non si distaccò mai dalle sue posizioni radicali, mai si piegò e seppe difendersi da ogni attacco con grinta e determinazione. “Apro la mia boccaccia. E dico quello che mi pare”. Più che giornalista, voleva fare lo scrittore (sulla lapide c’è scritto per suo desiderio: Oriana Fallaci – scrittore) e riuscì anche in questo: “Penelope alla guerra”, il suo primo romanzo del 1962 e poi tanti di successo tradotti in tutto il mondo come “Insciallah” (1990), “Lettera a un bambino mai nato” (1975), proprio quando in Italia si discuteva di legge sull’aborto “Un uomo” (1979), che parlava di lei e del suo compagno Alexandros Panagulis, leader della Resistenza greca sotto la dittatura dei Colonnelli.
Dopo l’attentato alle Torri Gemelle di New York, Oriana Fallaci pubblicò sul Corriere della sera un lungo articolo dai contenuti forti, dal titolo “La rabbia e l’orgoglio” che suscitò reazioni, tensioni e un grande dibattito. Lei era così, liberava i suoi pensieri e l’impatto era anche violento, lasciava tracce indelebili. E forse per questo Esther Basile ha scelto di raccontarla, per la sua forza: “la sua forza deve essere oggi la nostra forza”.
Presentazione
Il volume “Oriana Fallaci indomabile” di Esther Basile sarà presentato il 10 ottobre 2020 alle ore 16 nella Biblioteca Comunale di Venafro. Interverranno: Anna Maria Buono, Gioconda Marinelli, Maria Stella Rossi, Maria Antonietta Selvaggio. Videoriprese di M. R. Rubulotta.