Quattro quadri raccontano l’opera di Raffaele Viviani. E’ la scelta di Mario Aterrano, autore, interprete e regista dello spettacolo
La nuit Viviani, in scena al teatro Il Primo di Napoli dal 12 al 22 aprile.
I mestieri, l’amore, la guerra, il varietà, descritti da canzoni note come “So’ Bammenella’e copp ‘e quartiere”, “’O mare ‘e Margellina”, “’O scupatore”, “’O tramviere” e altre meno conosciute come “Purghete Matale’”, “’Na lacrema”, “I dieci comandamenti” parlano della guerra. “Era un uomo e un autore semplice, uno del popolo, diventato celebre”, precisa Mario Aterrano, rappresentante di una generazione che non ha mai smesso di credere nella tradizione e nei grandi autori anche quando dimenticati dal “teatro degli intellettuali o di potere”.
L’obiettivo è quello di portare in scena il grande drammaturgo (“era stabiese ed europeo”) in modo semplice, seguendo lo stile originale delle opere. E Aterrano lo fa con una compagnia numerosa e motivata. Patrizia Spinosi, Anna Spagnolo, Carmine Gambardella, Lucia Palmentieri, Virgilio Brancaccio, Marco Palmieri, Francesco Stizzo, Giuseppe Di Colandrea (al clarinetto), Michele Bonè (chitarra e arrangiamenti) recitano, cantano, suonano, mentre Carolina Aterrano ha curato le coreografie per un balletto che apre e chiude lo spettacolo.
“Nelle difficoltà ci uniamo per dare voce all’arte, perché sentiamo una forte esigenza di rappresentare, di riemergere. – dice Patrizia Spinosi, apprezzata interprete desimoniana – La vera rivoluzione oggi è portare sulle scene Viviani nella maniera originale”. Una scommessa per tutti che ci si augura vincente. “Mi piacerebbe che dal piccolo alternativo teatro che ci ospita si possa passare a una sala con migliaia di posti.– conclude il regista – Per far conoscere questo grandissimo autore anche alle nuove generazioni”.