Calvino: “Con Gigi e Ross in scena la memoria storica”

Danila Liguori

Ho scritto questo testo nel 2009, ma lo ritengo di stretta attualità, al punto da volerlo oggi fortemente in scena”. Così descrive “Vico Sirene” l’autore e regista partenopeo Fortunato Calvino. Lo spettacolo, un testo teatrale che “indaga con sguardo poetico sul mondo dei femminièlli napoletani e i loro riti”, debutterà in prima assoluta al Teatro Nuovo di Napoli giovedì 29 giugno 2023, nell’ambito del Campania Teatro Festival 2023. Tra gli attori protagonisti, il noto duo Gigi e Ross, e Ciro Esposito, Marco Palmieri, Luigi Credendino, Dario Di Luccio.  

“Vico Sirene” in scena giovedì 29 giugno. Ce ne parli.

“Ispiratrice di questo mio testo è stata la Tarantina, figura straordinaria e memoria storica dei Quartieri Spagnoli dove tutt’oggi vive. Non è un caso che abbia scelto questo titolo”.

Vico Sirene. Una scena (foto di Vincenzo Papa)

Cioè?

“Vico’ inteso come groviglio di vicoletti e stradine del centro storico, ma anche groviglio di vite diverse, vissute da un’umanità complessa e variegata. E ‘Sirene’ fa riferimento al mito della Sirena Partenope che, con la sua ambiguità da sempre ammalia, accoglie il nuovo e il diverso. ‘Vico Sirene’ è un viaggio nelle profondità dell’anima, di una realtà che pulsa da secoli nelle vene di questa città straordinaria, madre, magnifica incantatrice, e a volte perfida matrigna. Una città con una popolazione incredibilmente variegata e che riesce a convivere con lo straniero da sempre, fino a farlo diventare lentamente un napoletano d’adozione”.

 Ancora una volta si dimostra molto attento alla tematica delle minoranze.

“Assolutamente sì. Qui racconto il mondo dei “femminièlli” con i loro riti, delusioni, storie di violenza. Persone che di giorno vengono ripudiate, derise e sbeffeggiate da coloro, che poi la notte le cercano. Paradossalmente però, è uno spettacolo in cui si sorride molto. Ho cercato così di portare in scena la “vita” di un vicolo molto particolare. E come un pittore con la sua tela, ho dato colore ai personaggi, con le loro storie di prostituzione e di amori andati, di un’esistenza difficile. La tombola, filo rosso di tutto il testo, unisce sia le donne di Napoli che i “femminièlli”, da Natale ad agosto. Novanta numeri, che estratti dal “Panàro”, diventano occasione di divertimento e di scherno, di feroci battute che ogni sera come un antico rito si ripete in un basso”.

Calvino tra Gigi&Ross (foto di Vincenzo Papa)

Come mai la scelta di Gigi e Ross? 

“Quello che molti forse non sanno è che loro hanno già fatto tanto teatro. Cercavo due artisti a impatto immediato, che sapessero interpretare al meglio questi ruoli. Che non ne facessero una macchietta, bensì personaggi interpretati con molta sensibilità. E loro ci sono riusciti in pieno”.

 

 

 

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