“Coppia aperta, quasi spalancata” all’Acacia

Danila Liguori

Quanto deve essere “emancipata” una coppia per potersi definire aperta? E soprattutto: vale per entrambi i coniugi o la monogamia è un diritto dell’uomo ma soprattutto un dovere della donna? A fornirci una parte di risposte sono Chiara Francini e Alessandro Federico presso il Teatro Acacia di Napoli alla prima dello spettacolo “Coppia aperta quasi spalancata”, scritto da Dario Fo e Franca Rame, con la regia di Alessandro Tedeschi.

Su il sipario, si inizia con una scena forte. Antonia, sposata da tempo con un uomo che non la ama più, tenta per l’ennesima volta il suicidio, tra gli strepitii dell’uomo. Apparentemente quasi più insofferente all’idea di aver dovuto chiamare nuovamente i soccorsi, che per la reale preoccupazione di perdere la moglie. Lui è il tipico marito dalla mentalità maschilista: tradisce ripetutamente e platealmente la moglie, tronfio e sicuro di sé. O almeno apparentemente. Non esita a sbandierare le sue conquiste, arrivando addirittura a chiedere alla moglie di accompagnare dal ginecologo la sua ultima giovane conquista.

Coppia aperta. Una scena

Dopo un’iniziale fase di disperazione, tra ritmi talvolta lenti e molto introspettivi, la donna, in un’ideale colloquio col pubblico, decide di seguire le orme del marito. E di accettare addirittura i consigli del figlio adolescente: “Mamma, non puoi continuare ad essere un’appendice del babbo”.

Così, tra un paio di tacchi rossi e un rinnovato guardaroba, tra un trucco deciso e un’inaspettata sicurezza, la donna decide di partecipare attivamente alla “coppia aperta”. E inizia una storia con un uomo molto più giovane, brillante al punto da essere un candidato al Premio Nobel. E si arriva così al capovolgimento dei ruoli: ora sarà il marito a ritrovarsi geloso e insicuro, a tentare il suicidio, ad elemosinare affetto, ad essere ridicolizzato dalla moglie.

Da qui la riflessione è d’obbligo. Dunque la coppia aperta per il marito di Antonia, (e forse per una gran parte di uomini), funziona solo se è la sua di porta ad essere “spalancata”? Se lo fa anche la moglie si entra perciò in crisi? Pare proprio di sì. Perché, come saggiamente afferma il personaggio della Francini: “Prima regola: perché la coppia aperta funzioni, deve essere aperta da una parte sola, quella del maschio! Perché… se la coppia aperta è aperta da tutte e due le parti… ci sono le correnti d’aria”!

Grandi applausi per la Francini, perfetta nel ruolo di Antonia, al punto da mettere in ombra il coprotagonista Alessandro Federico.

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