Finocchiaro: “Mi innamoro sempre dei miei personaggi”

Danila Liguori

Milanese di nascita, attrice e comica. Ha vinto, tra gli altri premi, due volte il David di Donatello come migliore attrice non protagonista per “La bestia nel cuore” nel 2005 e, appena due anni dopo, per  “Mio fratello è figlio unico”. Protagonista indiscussa di personaggi memorabili in film come “Benvenuti al Sud”, “Benvenuti al Nord”, “Non ti muovere”, “La banda dei Babbi Natale”, e tanti altri, cavalca da anni l’onda del successo grazie alla sua immensa bravura e versatilità. Non possiamo che parlare di lei, Angela Finocchiaro, in scena ad Arzano in provincia di Napoli al Teatro De Filippo, fino al 23 novembre 2024 con “Il Calamaro gigante”. Lei che, tra una prova e l’altra, parla dell’amore per il suo mestiere ai microfoni di Notizie Teatrali.

Si trova in provincia di Napoli, ad Arzano, al Teatro De Filippo fino a domani con “Il Calamaro gigante”. Si parla di sogni e passioni, che spesso si scontrano con i binari della vita quotidiana. Ci racconti il suo personaggio.

“Lo spettacolo, tratto dall’omonimo romanzo di Fabio Genovesi, racconta di Angela, la cui vita è assurda e incomprensibile. Da ragazza tanti sogni e passioni le facevano battere il cuore, ma i binari rigidi della famiglia e della società l’hanno portata a una situazione che è come un boccone amaro incastrato in gola. In un vortice fuori dal mondo e dallo spazio, si ritrova a girare insieme a un tipo strano e antiquato, Montfort, che arriva da un’altra nazione e un altro secolo. Lei, assicuratrice dalla vita monotona e inquadrata, incontra lui, Pierre De Montfort, personaggio realmente esistito nella Francia del 700, avventuriero in cerca del Calamaro gigante”.

Una scena dello spettacolo “Il Calamaro gigante”

Cosa accade?

“Inizia il loro viaggio, che li porterà a vivere le avventure di donne e uomini con il coraggio di abbracciare il mare e la vita come un’unica, strabiliante meraviglia. Perché, se nel mondo esiste il Calamaro Gigante, allora non c’è più un sogno che sia irrealizzabile, una battaglia inaffrontabile, un amore impossibile”.

La ricerca dei sogni non è l’unico tema positivo dello spettacolo. Il regista dichiara una spinta ambientale originale, con la sensibilizzazione sul tema non attraverso le solite immagini funeste, ma con l’approccio solare del Calamaro gigante: il racconto delle meraviglie che vivono negli oceani.

Una scena dello spettacolo “Il Calamaro gigante”

“Esatto, la visione dell’autore parla di una natura ricca, positiva. Il Calamaro gigante è dunque inteso come bellezza eterea, leggiadria”.

Lei ha ricoperto l’amatissimo ruolo di Silvia, la moglie di Alberto, alias Claudio Bisio nei film campioni d’incassi ‘Benvenuti al Sud’ e ‘Benvenuti al Nord’. Che rapporto ha con Napoli e il pubblico napoletano?

“Non conosco benissimo Napoli, ma posso affermare che l’adoro. Nonostante le sue problematiche, è una città che trasmette positività, vivacità, solidarietà. Si deve vivere davvero bene qui. Non le nascondo che a volte mi sento imbarazzata in un dialogo con un napoletano, perché loro sono sempre un passo avanti, soprattutto con l’umorismo”.

Una scena tratta dal film “Benvenuti al Sud”

Dal cinema alla tv, e ancora al teatro. Chi è il primo amore e chi il preferito?

“Il teatro è il mio primo amore, e resta sempre un po’ il mio genitore, le mie radici. Premesso questo, non ho particolari preferenze. In realtà io amo tutto, sono un’ingorda. Quando ami questo mestiere ti piace farlo a 360 gradi, spaziando quanto più puoi”.

Nella sua carriera, tra appunto tv, cinema e teatro, ha interpretato tantissimi personaggi. Uno a cui è rimasta particolarmente legata?

“Mi trovo sempre in difficoltà a rispondere a domande come questa. Perché in realtà mi calo nei ruoli che interpreto, fino ad innamorarmene. Avviene quindi questa sorta di innamoramento del personaggio, che non me ne fa preferire uno in particolare. Insomma, ogni ruolo è stato speciale”.

 

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