LE SERIE DI FRANCESCO BRUNI SU NETFLIX
Tutto chiede salvezza di Francesco Bruni è la serie tv rimasta per più settimane nella top 10 di Netflix Italia. Un bel debutto nella serialità per il regista livornese, coronato dal successo nei numeri, nel riscontro di pubblico e critica. Il merito va riconosciuto a tanti fattori: una regia asciutta, precisa come un orologio; la scrittura efficace e con sapienti innesti sulla trama originale, tratta dal libro di Daniele Mencarelli, già vincitore del Premio Strega Giovani oltre che finalista dell’edizione 2020; un cast di attori calibrato alla perfezione; e l’ottima campagna di promozione social, in cui anche Bruni ha fatto la sua parte con piccole chicche, anticipazioni e curiosità che hanno ingolosito i follower per mesi.
La storia di Daniele, finito improvvisamente in ospedale per TSO dopo una serata brava di cui non ricorda inizialmente nulla, costringe subito lo spettatore a fare i conti con il disagio psichico e con tutto il carico di sofferenza personale e familiare. L’episodio psicotico che lo mette in contatto con altre storie e vicende umane scaturisce da quel male di vivere che ormai attraversa la nostra società da tempo, figlio della crisi economica e sociale in cui siamo precipitati.

Dopo il suo ultimo lungometraggio, Cosa sarà, Bruni torna ad affrontare il tema della malattia, portandosi due ottime attrici da quel set, Fotinì Peluso e Lorenza Indovina: se quest’ultima si conferma ancora una volta un’intensa interprete del nostro cinema, la prima è una bella rivelazione che non tradisce le aspettative. La scena però è tutta di Federico Cesari, giovane e già molto bravo, che si carica sulle spalle i 7 episodi (uno per ogni giorno della settimana) con una bella maturità attoriale. La rabbia (fino ad allora inesplosa) di Daniele e la sua voglia di vivere, sbagliare, amare non si dimenticano facilmente. Già visto in Skam Italia, dove interpretava il liceale Martino che si scopriva gay, Cesari in questa serie riceve ancora una volta le attenzioni di un ragazzo, compagno di stanza e di TSO (l’attore Vincenzo Crea), ma ha occhi solo per la ribelle Nina (Peluso), finita anche lei in quella “gabbia di matti”.
Carolina Crescentini è la madre di Nina invece, incapace di vedere e di comprendere questa figlia diventata famosa troppo in fretta sui social, mentre Ricky Memphis e Bianca Nappi sono i due infermieri con più di un conto in sospeso tra loro. Delicati come una filigrana sono i personaggi di Madonnina e Mario, interpretati rispettivamente dal napoletano Vincenzo Nemolato e dal grande Andrea Pennacchi. Qualcuno volò sul nido del Cuculo non è solo il titolo di un vecchio capolavoro ambientato in un reparto psichiatrico, ma anche la convinzione che anima Mario sull’uccellino nascosto – a suo dire – sull’albero che si vede dalla finestra. Dalla stanza si vede anche il mare, metafora universale di libertà, e una nave scatenerà l’immaginazione dei pazienti, i fratelli scelti dalla vita secondo la definizione commovente data da Daniele nel finale.