Atmosfera “british” nella città capitolina. Dopo il debutto alla Festa del Cinema, e l’anteprima napoletana del mese scorso, torna infatti a Roma “Shakespea-re”. La trasposizione del testo teatrale di Ruggero Cappuccio è in programma per una serata-evento lunedì 11 novembre 2024 al Cinema Greenwich. Per i neofiti del genere, uno spettacolo che, a 30 anni esatti dal debutto al Festival di Santarcangelo, continua a regalare suggestioni anche nella sua versione cinematografica, consentendo di vedere quello che a teatro è solo immaginato.
IL RACCONTO
Shakespea-re di cosa parla in sostanza? Il racconto di Shakespeare in visita a Napoli e re per una notte, si intreccia “con gli oggetti materici o ideali, reali o sognati, da cui nasce la storia narrata” a Zoroastro dal suo amico Desiderio. Trascinato sulla riva dopo il naufragio della nave proveniente dall’Inghilterra. Il giovane attore napoletano divenne davvero l’oggetto del desiderio del grande drammaturgo? Si fece rapire in ogni senso e visse con lui a Londra? Interpretò realmente personaggi come Giulietta, Viola, Desdemona?
Furono scritti per lui i famosi Sonetti dedicati a W. H.? W come will e H come heart, per seguire il solo volere del cuore? Una serie di misteri, tra tradimenti e rigenerazioni, capaci di coniugare la letteratura del teatro elisabettiano con la lingua barocca del Basile. Protagonisti del film sono Alessandro Preziosi nel ruolo di Desiderio e Giovanni Esposito in quello di Zoroastro, l’alchimista imbroglione in cerca di prove inconfutabili per una storia talmente incredibile da apparire autentica.
L’opera cinematografica, produzione di Teatro Segreto, in collaborazione con Visioni Segrete Film e con il contributo di Giuseppe Mannajuolo, è stata realizzata con il finanziamento del Ministero della Cultura e della Regione Campania/Film Commission Campania. Le riprese hanno avuto come location il teatro San Ferdinando di Napoli, la spiaggia della Marinella di Palinuro e quella di Mergellina a Napoli, la Real Reggia-Centro Musa Dipartimento Università Agraria di Portici e il Real Albergo dei Poveri a Napoli.